27 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Uccisero a mozzarono le mani a un giovane: due arresti in Sicilia

Due uomini sono stati arrestati per l’omicidio del 26enne Massimiliano Milazzo, ucciso nel luglio 2013: il suo cadavere venne carbonizzato e le mani mozzate.
A cura di Davide Falcioni
27 CONDIVISIONI
Immagine

Svolta decisiva nell'inchiesta per l'omicidio di Massimiliano Milazzo, ucciso il 30 giugno del 2013 nelle campagne di Misilmeri, in Sicilia. I carabinieri hanno tratto in arresto Pasquale Merendino e Giuseppe Correnti, rispettivamente 33 e 51 anni, ritenuti gli autori materiali dell'omicidio del 26enne e degli abusi sul suo cadavere, che venne ritrovato carbonizzato e con le mani mozzate. Secondo gli inquirenti i due avrebbero condotto la vittima in aperta campagna con una scusa, quindi l'avrebbero picchiata ed uccisa per poi bruciare il corpo. A quanto pare il movente del crimine sarebbe il presunto comportamento irrispettoso di Milazzo nei confronti della famiglia Merendino: in particolare il giovane sarebbe stato accusato di alcuni furti e di spacciare in prossimità delle case dei due killer. Determinanti, ai fini dell'inchiesta, le immagini catturate dai sistemi di videosorveglianza attivi a Misilmeri.

A trovare il cadavere di Milazzo era stata una coppia che si era appartata nelle campagne: il 26enne era scomparso la sera del 26 giugno 2013 e la sua compagna sporse denuncia il giorno seguente. Dopo il ritrovamento del corpo le indagini dei carabinieri scagionarono la coppietta ed analizzarono gli spostamenti della vittima. Emerse che Milazzo era stato in un bar del paese e vi aveva incontrato Giuseppe Correnti e Pasquale Merendino prima di allontanarsi a bordo della Fiat Uno condotta da quest'ultimo e seguita da un'auto con a bordo Correnti. L'auto con a bordo i due è stata immortalata da una telecamera nei pressi del terreno dove fu trovato il cadavere. Poco più tardi la stessa vettura sarebbe stata ripresa dalle telecamere mentre faceva ritorno in città, stavolta con i soli conducenti a bordo. Milazzo era stato brutalmente assassinato. Secondo i carabinieri "il taglio delle mani – mutilazione di elevato valore simbolico che rievoca la punizione inflitta ai responsabili di furti – è stato praticato, verosimilmente, con un attrezzo agricolo compatibile con una zappa".

27 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views