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Uccise l’avvocato Antonio Colacioppo, catturato pericoloso latitante in fuga da 17 anni

La Polizia di Ancona e di Ascoli Piceno ha arrestato dopo 17 anni di latitanza Iurie Cegolea, inserito nella lista dei 100 latitanti pericolosi, responsabile in concorso con altri due complici dell’omicidio dell’avvocato Antonio Colacioppo avvenuto nel 1999 all’interno del suo studio legale. I due complici sono la ex moglie del legale e il suo amante.
A cura di Susanna Picone
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I due complici, già in carcere, di Iurie Cegolea
I due complici, già in carcere, di Iurie Cegolea

È stato arrestato dopo una lunga latitanza di 17 anni Iurie Cegolea, moldavo inserito nella lista dei 100 latitanti più pericolosi. Cegolea è ritenuto responsabile di un omicidio avvenuto il primo febbraio del 1999: quello dell'avvocato sessantatreenne di Ascoli Piceno Antonio Colacioppo, massacrato nel suo studio con decine di coltellate al collo, al volto e al torace. La fuga del latitante è stata interrotta sul confine tra Moldavia e Ucraina, grazie a un'operazione della polizia di Ancona e di Ascoli Piceno, coordinata dal Servizio centrale operativo. Cegolea è ritenuto l'autore materiale dell'omicidio in concorso con due complici già in carcere dal 2006 e cioè la ex moglie del legale assassinato, Angela Biriukova, e il suo amante Valeri Lukin, amico e connazionale di Iurie Cegolea. Le indagini sono state coordinate dal procuratore generale presso la corte di appello di Ancona.

L'omicidio dell'avvocato Colacioppo nel 1999 – Antonio Colacioppo era un avvocato di origini abruzzesi, noto ad Ascoli Piceno per aver affrontato importanti cause civili e anche per il suo impegno politico e sindacale. Il primo febbraio del 1999, dopo aver partecipato a un'assemblea cittadina, tornò nel suo ufficio e fu ucciso a coltellate. Le indagini portarono velocemente alla moglie dell’avvocato, la moldava Angela Biriukova, raggiunta alla stazione di Trieste mentre, insieme a due connazionali, stava per salire su un treno diretto a Bucarest. Per la giustizia è lei la mandante dell'omicidio, commesso dal suo amante Valeri Luchin e da Iurie Cegolea. I due uomini vennero scoperti grazie al dna presente sui mozziconi di sigaretta ritrovati sul ballatoio dello studio mentre attendevano la vittima. Tutti e tre sono stati condannati a 30 anni di carcere, ma tra una sentenza e l'altra il moldavo arrestato in queste ore riuscì a fuggire e far perdere le proprie tracce.

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