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Uccise la madre con l’accetta: condannato all’ergastolo, ma è a piede libero

Nicola Nanni, 54 anni, è stato condannato in secondo grado per l’omicidio delle madre, colpita alla testa con un’accetta e uccisa.
A cura di D. F.
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La Corte d'assise d'appello ha confermato la pena dell'ergastolo a Nicola Nanni, 54 anni, accusato dell’omicidio di Tommasina Olina, sua madre pensionata di 78 anni trovata con il cranio fracassato nella sua abitazione di Badolo quasi 18 anni fa, il 6 gennaio 2000. Nicola Nanni, difeso dagli avvocati Andrea Speranzoni e Pietro Giampaolo, non era presente al momento della lettura della sentenza: in questo momento è a piede libero e attualmente non sono state chieste né emesse misure cautelari.

Tommasina Olina fu trovata senza vita all'ingresso del suo casolare. La donna aveva il cranio fracassato. L'inchiesta dei carabinieri fu archiviata senza colpevoli per poi essere riaperta nel 2008 con l'analisi di alcuni oggetti: sul manico di un'accetta – infatti – furono trovate tracce collegate a Nanni. L'arnese era stato ripulito, ma sulla lama c'erano ancora tracce biologiche riconducibili alla vittima.  Nel maggio 2016 il figlio era stato condannato in primo grado all’ergastolo. La sentenza d’appello è arrivata oggi.

"Ancora una volta rimaniamo sbalorditi dalla sentenza di condanna", hanno commentato i difensori di Nanni alla conferma dell'ergastolo, annunciando il ricorso in Cassazione. "Il supplemento dell'istruttoria invocato dalla difesa – dicono i difensori in una dichiarazione – aveva infatti demolito il valore della testimonianza acquisita dai carabinieri nove anni dopo l'omicidio, ritenuta il punto chiave in fatto della
motivazione di primo grado. Certamente impugneremo per rivendicare l'innocenza del nostro assistito e restiamo in attesa della motivazione per esaminare come la Corte si confronterà con gli esiti delle prove scientifiche acquisite, tutte, sottolineiamo tutte, univoche in merito all'estraneità di Nicola Nanni nell'omicidio della propria madre, nonché con l'assoluta mancanza del movente".

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