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Uccisa dall’asma a 9 anni, per la piccola Ella si riapre inchiesta sull’inquinamento killer

A distanza di sei anni dalla sua morte, i familiari della bimba inglese hanno visto finalmente le loro richieste di verità accolte dai giudici che hanno ordinato una nuova inchiesta per accertare se il grave inquinamento della zona in cui la piccola viveva possa essere staro il fattore scatenante dei suoi problemi respiratori.
A cura di Antonio Palma
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Ufficialmente la piccola Ella Kissi-Debrah è stata uccisa da una grave forma di asma che non le ha dato scampo ma dietro quei gravi problemi respiratori che si sono portati via per sempre la bimba britannica a soli 9 anni potrebbe esserci il devastante inquinamento ambientale che lei doveva sopportare tutti i giorni nella zona dove risiedeva, alla periferia di Londra. È quanto da sempre sostengono i familiari della bimba e che ora a 6 anni dalla sua morte hanno visto finalmente le loro richieste di verità accolte dai giudici britannici. La vicenda, che a suo tempo era stata archiviata dagli inquirenti, infatti, ora è stata riesaminata dall'Alta Corte inglese che infine ha dato l'ok a quello che i genitori della bimba chiedevano da anni: il via libera all’apertura di una nuova inchiesta.

L'ok della suprema corte è arrivato sulla base di ulteriori elementi indiziari raccolti dagli avvocati della famiglia . Per i giudici questi sono sufficienti per avviare ulteriori accertamenti e stabilire se la grave forma di asma che ha ucciso la piccola sia collegata al grave inquinamento registrato a sud di Londra, dove Ella Kissi-Debrah viveva ad appena 25 metri di distanza da uno degli snodi più inquinati della capitale. Per i giudici le conclusioni dell'inchiesta originaria del 2014 dovrebbero essere annullate per far spazio a una nuova inchiesta sul caso. "Finalmente possiamo sperare di arrivare alla verità", ha commentato la madre della bimba, Rosamund, che dalla morte della figlia si è sempre battuta per avere giustizia .

Ella Kissi-Debrah è morta nel febbraio del 2013 dopo tre anni trascorsi a combattere contro convulsioni e attacchi di asma che l'hanno portata anche ad essere ricoverata per ben 27 volte in ospedale senza però che i medici capissero a cosa erano dovute quelle sue crisi respiratorie.  "Gli ultimi sei anni trascorsi a non sapere perché la mia bella e brillante figlia è morta sono stati difficili per me e la mia famiglia, ma spero che la nuova inchiesta ci dica finalmente se l'inquinamento atmosferico abbia portata Ella via da noi. Se sarà dimostrato che l'inquinamento ha ucciso Ella, il governo sarà costretto a sedersi e prendere atto che questi omicidi nascosti stanno portando via le vite dei nostri figli" ha concluso la mamma di Ella .

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