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Uccide la madre con 13 coltellate e la sorella tagliandole la gola: eviterà il carcere

Il 28enne dopo il duplice delitto nell’abitazione di famiglia era scappato ma era stato rintracciato e arrestato. Dopo una perizie giudicato incapace di intendere perché affetto da disturbi paranoici.
A cura di A. P.
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Ha ucciso la madre con un brutale attacco con 13 coltellate e poi la sorella tagliandole la gola col lo stesso coltello ma eviterà il carcere perché giudicato mentalmente instabile. È la storia di Joshua Cohen, 28enne britannico per il quale le autorità inglesi hanno deciso il ricovero coatto in una struttura sanitaria per malati mentali  dopo il suo arresto per duplice omicidio. I sanguinosi fatti nell'agosto dello scorso anno nella ricca casa di famiglia nel nord di Londra. Il giovane che già aveva dato segni di squilibrio e per questo cacciato dall'attività di famiglia  e poi anche dall'abitazione, all'epoca aveva trovato posto in una dependance della villa.

Il giorno della tragedia aveva bussato in casa per farsi aprire, la mamma, la 64enne Louise Cohen, lo aveva accontentato ma poi è accaduto qualcosa. Probabilmente un nuovo litigio per il comportamento del 28enne in casa e infine l'aggressione mortale nella  cucina. La donna è stata colpita con 13 fendenti, molti dei quali al volto e non ha avuto scampo. L'uomo non ha avuto nessuna pietà neanche per la sorella, la 33enne Hannah raggiunta da una coltellata alla gola che le ha reciso la carotide. Dopo il duplice delitto l'uomo si era lavato e ripulito dandosi alla fuga.  I cadaveri delle due vittime scoperte in un lago di sangue solo diverse ore  dopo dal fratello dell'assassino. Arrestato e condotto davanti dal giudice, il 28ene è stato giudicato affetto da  disturbi paranoici che non gli permettono di avere un regolare processo.

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