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Uccide l’amante e lo fa a pezzi, “i resti serviti ai vicini per cena”

La donna, già condannata per l’omicidio del marito e dell’amante, accusata di aver servito i resti per cena ai suoi vicini e di aver ucciso in precedenza altri suoi nove amanti.
A cura di A. P.
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Prima avrebbe ucciso un suo amante, attirandolo in trappola in accordo col marito, poi lo avrebbe smembrato e infine i resti dell'uomo sarebbero finiti su una grigliata di carne servita agli amici durante un barbecue. Sono le macabre rivelazioni che gettano nuove ombre sulla vita della 34enne statunitense Kelly M. Cochran, già condannata all'ergastolo per aver ucciso un suo amante nel 2014 e suo marito nel 2016. Le rivelazioni sono contenute in un documentario sulla storia della donna che sarà messo in onda da Discovery e che ha raccolto le testimonianze di molti suoi ex amici e conoscenti oltre che degli inquirenti locali. Nel documentario, alcuni amici e parenti di Cochran, alla luce delle condanne, raccontano dei dubbi sui comportamenti della donna e del marito fino alla macabra grigliata a base di carne umana.

Secondo la ricostruzione dei testimoni e delle persone coinvolte nel caso, tra cui il capo della polizia di Iron River dove sono avvenuti i fatti, in realtà l'uccisione del marito da parte della donna sarebbe solo il culmine di una storia torbida che in precedenza sarebbe costata la vita ad altre nove persone: tutti coinvolti nelle relazioni extraconiugali della coppia. Gli omicidi infatti avrebbero fatto parte di un macabro patto stretto da Kelly e il marito Jason interrotto però proprio con la morte di Chris Regan, un 51enne con cui la donna aveva una relazione. In accordo col marito, infatti, la 34enne lo avrebbe attirato nella loro casa in Michigan, uccidendolo.

La coppia poi lo aveva fatto a pezzi e aveva disperso parte dei suoi resti nei boschi. Un'altra parte del cadavere però l'avrebbero cucinata e servita per cena durante un barbecue. Lei, però, in seguito all'omicidio avrebbe covato sempre più rancore nei confronti del marito fino a ordire il suo assassinio. La donna iniettò al marito Jason una dose fatale di eroina con l'intento di spacciare la sua morte per un'overdose. Le molte incongruenze nel racconto e gli accertamenti investigatovi, però, la misero di fronte a un'altra verità e infine la donna finì per confessare entrambi gli omicidi.

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