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Tunisia, nave militare sperona barca carica di migranti: otto morti

Lo scontro al largo delle coste tunisine, da giorni teatro di operazioni di contrasto all’immigrazione verso l’Europa . Sul barcone vi erano almeno settanta persone , molte delle quali finite in acqua.
A cura di Antonio Palma
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Nuovo dramma legato all'immigrazione nel Mediteranno nelle scorse ore al largo delle coste tunisine. Una nave militare tunisina e una barcone carico di migranti, partito dalle coste nord africane probabilmente con l'intenzione di raggiungere l'Europa, infatti si sono scontrati in mare aperto con conseguente affondamento del barcone. Nell'episodio, come riporta l'ansa, vi sarebbero numerose vittime tra i migranti finiti in acqua oltre ai dispersi. Secondo le prime notizie, a bordo del natante vi erano almeno una settantina di migranti molti dei quali sarebbero finiti in mare affogando perché non sapevano nuotare.

Al momento le vittime accertate sarebbero otto ma altri migranti mancano all'appello e sono considerati dispersi. "Sono stati recuperati otto cadaveri e salvati oltre 40 migranti ma si temono 20 dispersi, quindi le vittime potrebbero essere quasi 30″ ha spiegato su Twitter il portavoce dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), Flavio Di Giacomo. Dopo l'allarme, sono partiti i soccorsi nei quali sarebbe impegnata anche una nave della marina militare italiana che pattugliava l'area a poche miglia di distanza. Dopo la collisione, avvenuta in acque Sar maltesi, i soccorritori sarebbero riusciti a trarre in salvo la maggior parte delle persone che erano a bordo del barcone, ma per altri non c'è stato niente da fare.

Secondo quanto riferisce Sky Tg24 , il barcone di migranti sarebbe stato speronato da una da guerra tunisina impegnata proprio in operazioni di controllo e contrasto all'immigrazione verso l'Italia. Dopo la stretta in Libia, anche grazie ad alcuni accordi tra i governi di Roma e quelli locali, la Tunisia da alcune settimane infatti sembra essere diventata una delle nuove rotte della disperazione tanto da richiedere l'intervento delle autorità locali.

Da alcuni giorni in effetti la Tunisia è impegnata con navi della guardia costiera e della marina in operazioni di controllo delle frontiere per bloccare la partenza di navi cariche di migranti verso l'Italia. Appena pochi giorni fa  la Guardia nazionale tunisina ha fermato a Sfax 5 giovani che tentavano di raggiungere le isole Kerkenna, uno dei luoghi indicati per la partenza verso le coste italiane.  In un'altra operazione le forze dell'ordine hanno invece arrestato 12 giovani lungo le coste di Sidi Mansour mentre tentavano di imbarcarsi i un altro viaggio della disperazione verso l'Europa

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