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Trump accusa gli 007 britannici: “Mi hanno spiato per conto di Obama”. Ma poi frena

Il presidente americano Trump avrebbe continuato ad accusare il predecessore Obama di aver ordinato intercettazioni durante la campagna elettorale. I servizi di Londra replicano e smentiscono: “Accuse ridicole”.
A cura di Susanna Picone
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L’ex presidente americano Barack Obama avrebbe utilizzato gli 007 britannici per spiare colui che avrebbe preso il suo posto alla Casa Bianca, il repubblicano Donald Trump. È questa la nuova ipotesi avanzata dai media Usa e rilanciata (anche se in qualche modo poi ritrattata) dal portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, che ha indotto la Gchq – agenzia d'intelligence di Londra già coinvolta nel Datagate con l'Nsa americana – a diffondere una smentita pubblica. Dopo i duri tweet di Trump contro Obama di qualche settimana fa, a far circolare il nuovo sospetto del presidente americano, ripreso anche dal Daily Telegraph, secondo quanto riporta l’agenzia Pa era stato per primo l'ex giudice Andrew Napolitano, commentatore di Fox. Poi è intervenuto il portavoce Spicer che ha lasciato intendere che le accuse rivolte da Trump a Obama d'averlo fatto spiare – finora rimaste non provate e non avallate dal Congresso – potessero riferirsi a intercettazione realizzate per conto dell'ex presidente da agenzie di Paesi come la Gran Bretagna.

"Accuse sono assurdità" – In particolare Spicer ha citato un'affermazione di Napolitano secondo cui “tre fonti d'intelligence hanno informato Fox News che il presidente Obama è andato al di fuori della catena di comando (per far controllare Trump) e non ha usato la Nsa, né la Cia, né l'Fbi o il Dipartimento di Giustizia, ma ha usato la Gchq”. Quindi è arrivata la smentita pubblica del portavoce della Gchq: “Le recenti accuse rivolte da un commentatore televisivo, il giudice Andrew Napolitano, sul fatto che alla Gchq sia stato chiesto di condurre ‘intercettazioni' contro il presidente eletto sono assurdità. Sono totalmente ridicole e dovrebbero essere ignorate”. Un duro commento è arrivato anche da parte del leader dell'opposizione Liberaldemocratica britannica, Tim Farron, che ha dichiarato: “Trump sta compromettendo le vitali relazioni tra Regno Unito e Usa nell'ambito della sicurezza per cercare di coprire il proprio imbarazzo”.

Poi la Casa Bianca frena – Alla fine è arrivato il passo indietro di Washington. La Casa Bianca si è scusata e ha assicurato di non aver mai puntato il dito contro Londra. Il portavoce della Casa Bianca avrebbe spiegato di aver fatto semplicemente riferimento alla notizia di Fox News, senza avvalorarla.

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