Trump lancia la campagna per il 2020: “Siamo l’invidia del mondo, finiamo il lavoro iniziato”
Per Donald Trump gli Stati Uniti e la loro economia sono “l'invidia del mondo” e per questo chiede di restare alla Casa Bianca per altri quattro anni “per cementare” i progressi compiuti e “finire il lavoro” iniziato. Dalla Florida il presidente americano lancia ufficialmente la sua campagna elettorale per il 2020, impegnandosi a portare avanti la politica dell'America First e combattere l'immigrazione illegale. “L'American Dream è tornato”, fa sapere il tycoon. Accolto dai sostenitori, Donald Trump è salito sul palco del'Amway Center di Orlando presentato da Mike Pence insieme alla first lady Melania. “L'America ha bisogno di altri quattro anni di Trump”, le parole del vice presidente degli Stati Uniti. E Trump ha salutato e ringraziato i suoi sostenitori prima di partire all'attacco. Il Presidente ha attaccato ancora una volta Barack Obama ma anche Hillary Clinton per le sue 33.000 email cancellate: “Se io cancellassi una email d'amore per Melania chiederebbero la sedia elettrica”. E ancora, Trump ha parlato del Russiagate e delle indagini che lo hanno tenuto “sotto assedio per due anni ma abbiamo vinto. Nessuna collusione, nessuna ostruzione”.
Trump: "Nessuno come me, tranne George Washington"
“Sono qui di fronte a voi per lanciare ufficialmente la mia campagna per un secondo mandato da presidente”, ha continuato Trump dicendo che “stiamo finalmente rimettendo l'America al primo posto, l'America First”. Quindi l'attacco ai democratici e alle politiche della sinistra radicale, soprattutto quelle sull’immigrazione. “Immaginatevi avere un presidente democratico e un congresso democratico nel 2020. Metterebbero a tacere il vostro diritto alla parola. Userebbero il potere della legge per punire che si oppone. Strapperebbero agli americani i loro diritti costituzionali e farebbero invadere il paese da immigrati illegali nella speranza di ampliare la loro base politica”, il discorso del Presidente. “Nessun presidente ha mai avuto il consenso del vostro presidente preferito, Donald Trump. Eccetto George Washington, George aveva il 100%”, ha detto ancora Trump.
