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Tria frena su flat tax e gela Salvini: “Ipotesi di riforma si fanno con legge di bilancio”

L’allargamento della flat tax, al momento introdotta per con una tassazione al 15% solo per le partite iva entro i 65mila euro, si discuterà solo nella prossima manovra. Lo ha spiegato Tria al question time di ieri: “Al momento non è stata formulata alcuna stima ufficiale circa l’impatto di una possibile estensione della flat tax”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"È in sede di predisposizione della legge di bilancio che potranno essere esplicitate diverse ipotesi di riforma addizionale" della tassazione e solo in quell'occasione "saranno approfondite tutte le proposte, anche quella richiamata dai senatori interroganti", cioè di una flat tax al 15% sui redditi incrementali. Così il ministro dell'Economia Giovanni Tria al question time al Senato, rispondendo a una richiesta di Fratelli d'Italia. La proposta della Lega, punta a contrastare il sommerso: in pratica l'idea è quella di un’imposta sostitutiva, con aliquota al 15%, che sostituirebbe Irpef, Ires e addizionale regionale e comunale, che si applicherebbe a partire dal 10% del reddito dichiarato in più – cioè il reddito incrementale – rispetto all’anno precedente.

"Voglio ribadire che al momento non è stata formulata alcuna stima ufficiale circa l'impatto di una possibile estensione della flat tax". Il titolare di via XX Settembre che al ministero "fin dal luglio scorso sono state condotte molte analisi concernenti varie ipotesi". Si tratta di ipotesi "ex ante delle policy, fondamentali per creare condizioni e basi conoscitive per stimare gli impatti delle misure del governo ma non possono essere utilizzate mediaticamente". Queste "simulazioni", ha aggiunto, sono "doverose per essere in grado di valutare ogni ipotesi nel momento in cui queste si propongono concretamente al decisore politico, è quindi fuorviante usare questi esercizi per speculazioni mediatiche".

"Alla luce della novità introdotte" con la manovra "dal 2020 circa 1 milione e mezzo di contribuenti fruirà di una flat tax al 15%, una platea di circa il 40% dei soggetti titolari di partita Iva", ha spiegato Tria ribadendo che si tratta "dell'avvio di un processo di riforma coerente con gli indirizzi del programma di governo e secondo la logica di una attuazione progressiva delle riforme, rese in questo modo compatibili con i vincoli di finanza pubblica". La flat tax per gli autonomi, ha aggiunto, "è parte di una riforma che il governo vuole portare avanti per tutta la legislatura".

"L'impegno preso in Aula dal ministro Tria a valutare nella prossima legge di Bilancio l'introduzione di meccanismi, come la flat tax incrementale, per ridurre le tasse, rappresenta il riconoscimento dell'impegno di Fratelli d'Italia", ha detto il senatore di Fratelli d'Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.

"Grazie a noi – ha aggiunto – la riduzione della pressione fiscale non è più soltanto uno slogan, ma può diventare realtà. Siamo stati i primi a presentare una proposta per abbassare le tasse che è immediatamente applicabile ma soprattutto a costo zero per il bilancio dello Stato. La nostra flat tax sui redditi incrementali consentirà a chi produce di più di pagare meno tasse, di combattere in maniera più efficace l'evasione fiscale e di ridurre il lavoro nero. Ci aspettiamo che già nel corso del Def, che dovrà indicare le linee guida della prossima legge di Bilancio, il governo dia seguito a quanto annunciato in Aula dal ministro Tria, consentendo in tempi rapidi di avviare quel taglio della pressione fiscale, che da troppo tempo ormai attendono famiglie, imprese e professionisti". 

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