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Treviso, stupro dopo la cena aziendale: “Violentata da 4 colleghi per punizione”

Una donna di 50 anni di Vittorio Veneto ha denunciato 4 colleghi che, stando alla sua versione dei fatti, l’avrebbero violentata al termine di una cena che lei aveva voluto organizzare a casa per stemperare alcune tensioni sul lavoro di natura economica. I soci respingono categoricamente le accuse: “Si è inventata tutto, lo fa solo per farci pressione”.
A cura di Ida Artiaco
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Per riappacificarsi con i colleghi, con i quali aveva avuto qualche problema sul lavoro di natura economica, ha organizzato una cena a casa sua, ma l'epilogo della serata è stato tutt'altro che felice per una cinquantenne di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, che, stando alla sua versione, è stata violentata dai suoi 4 soci. I fatti, che la vittima ha denunciato il giorno seguente ai carabinieri, si sarebbero svolti alla fine dello scorso mese di ottobre, ma tutte le accuse vengono categoricamente respinte dagli uomini. Come riporta il Corriere del Veneto, la donna avrebbe raccontato ai militari: "Mi hanno fatto bere e poi mi hanno violentato. Non ricordo tutto, ma so che quei rapporti non erano consenzienti. Lo hanno fatto per punirmi perché stavo creando problemi sul lavoro con le mie rivendicazioni".

Da allora è cominciato un braccio di ferro tra la cinquantenne e i suoi soci, tutti di età compresa tra i 46 e i 50 anni, che hanno già allertato i loro legali. "Si è inventata tutto – si sono difesi -, non l'abbiamo mai toccata. Lo fa solo per farci pressione sulle questioni di lavoro e indurci a fare come vuole lei". La violenza si sarebbe consumata una sera dello scorso mese di ottobre: da settimane tra la vittima e i suoi colleghi ci sarebbero stati alcuni problemi di natura economica, che avrebbero creato non poche tensioni sul posto di lavoro. Così aveva pensato di invitarli a cena, a casa sua, per discutere in maniera più rilassata. Ma, stando a quanto riferito, i soci l'avrebbero prima fatta bere e poi ne avrebbero approfittato. Il mattino seguente, a mente lucida, la 50enne avrebbe cominciato a ricordare quanto subito la notte prima e sarebbe corsa dalle forze dell'ordine per effettuare la denuncia. Accuse, queste, pesanti e che i quattro uomini respingono con forza. La loro versione, infatti, è molto diversa: avrebbero trascorso la serata in tranquillità e ognuno sarebbe poi tornato a casa propria, nonostante avessero alzato un po' il gomito. Saranno ora gli inquirenti a ricostruire la vicenda e quale delle due versioni si avvicina alla realtà.

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