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Trento, ha una svastica tatuata sulla gamba: si dimette Marika Poletti, capo di gabinetto

Marika Poletti, capo di gabinetto dell’assessorato agli Enti locali e rapporti con il Consiglio provinciale della provincia autonoma di Trento, ha annunciato le sue dimissioni dopo la polemica scoppiata negli scorsi giorni per un suo tatuaggio raffigurante una svastica. Non solo: sta circolando in rete un video di alcuni anni fa in cui canta una canzone a sfondo nazista.
A cura di Stefano Rizzuti
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Foto: Facebook/Osservatorio contro i fascismi Trentino AA-Sudtirol
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Dopo la polemica sulla svastica tatuata sulla gamba, Marika Poletti si è dimessa da responsabile dell’ufficio di gabinetto dell’assessore agli Enti locali e rapporti con il Consiglio provinciale della provincia autonoma di Trento. A comunicarlo è il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti: “In data odierna al Servizio per il personale dell'amministrazione provinciale è pervenuta la lettera con cui Marika Poletti comunica le proprie dimissioni volontarie dall'incarico di responsabile dell'Ufficio di gabinetto dell'assessore agli enti locali e rapporti con il Consiglio provinciale”, Mattia Gottardi. L’incarico era stato conferito di recente a Poletti ed era nata subito la polemica sul suo tatuaggio: da più parti sono state richieste le sue dimissioni, fino alla decisione di lasciare il posto. Una volta scoppiata la polemica, l’ormai ex capo di Gabinetto aveva provato a giustificarsi spiegando che non si trattava di una svastica nazista, bensì della “conclusione del ciclo delle Rune del canto di Odino. Sono una cultrice della cultura popolare e quella è una simbologia millenaria”, è stata la sua versione.

Non solo, perché negli ultimi giorni è tornato a circolare in rete un video di qualche anno fa, a cui fa riferimento il segretario Cgil Franco Ianeselli, nel quale si vede la donna cantare, insieme ad alcuni amici, una “re-interpretazione” del ragazzo della via Gluck in chiave nazista. Questo il testo cantato da Poletti e riportato da Ianeselli su Facebook: “C’era un ragazzo della Wehrmacht si divertiva a giocare con me. Qual era il gioco non te lo dico, ogni mattina spariva un amico. Là dove c’era il Belgio ora c’è il Terzo Reich”. E proprio il segretario generale della Cgil del Trentino attacca: “Ha una svastica tatuata, inneggia al Terzo Reich, una lunga storia di interventi omofobi e razzisti. L'assessore la ha nominata – così ci ha spiegato – perché la conosce bene, da quindici anni. Appunto. Questo è il problema più grande. Lei si deve dimettere. La Giunta provinciale deve chiedere scusa ai trentini”.

A protestare anche i consiglieri di Futura 2018: “Non c'è limite al peggio. Il nuovo corso politico sdogana tutto. Adesso si può scherzare con la storia, con la più nera storia europea. Si può scherzare con la svastica, con i criminali nazisti. Inneggiando agli abominevoli crimini contro l'umanità, magari con un sorriso. Ma questo non è uno scherzo. Le posizioni di Marika Poletti sono note da anni. Le sue idee raccontano che la svastica tatuata sul suo corpo rimanda direttamente al significato dato dai nazisti a quel simbolo. Non sono scherzi ma atteggiamenti che configurano reati specifici e sanzionati gravemente dalle nostre leggi”.

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