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Trascrizione delle nozze gay: il Prefetto di Roma ordina a Marino di cancellare gli atti

Il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha ordinato al sindaco Ignazio Marino di annullare la trascrizione delle 16 nozze gay di sabato.
A cura di Davide Falcioni
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A solo 48 ore dalla trascrizione, da parte del sindaco Ignazio Marino, delle nozze di 16 coppie gay, il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ribadisce la linea dura dettata anche dal ministro degli Interni Angelino Alfano. In una lettera inviata al primo cittadino della capitale il prefetto ha richiesto la formale cancellazione degli atti di trascrizione dei 16 matrimoni celebrati sabato in Campidoglio. Nella missiva il prefetto non ha indicato un tempo massimo per la cancellazione chiedendo che ciò comunque avvenga comunque "in tempi rapidi". Qualora Ignazio Marino non vorrà dare seguito all'indicazione del prefetto si procederà l'attivazione dell'iter di annullamento delle trascrizioni. La polemica tra Marino e Pecoraro era iniziata già sabato, dopo la cerimonia di trascrizione delle nozze: il prefetto chiese al sindaco di cancellare gli atti ma oggi è arrivata la richiesta formale. In caso di annullamento delle trascrizioni, il Campidoglio sta valutando l'ipotesi di ricorrere alla Corte per i diritti dell'uomo di Strasburgo.

Sabato la trascrizione di 16 matrimoni gay in Campidoglio

Sabato mattina il sindaco di Roma Ignazio Marino – accolto da una vera standing ovation – ha trascritto le nozze celebrate all'estero di 16 coppie gay. Le prime due "spose" sono state Marilena Grassadonia e Laura Terrasi, insieme da 18 anni. “È uno splendido sabato mattina. Oggi è un giorno speciale per voi ma anche per tutti noi", aveva commentato Marino, aggiungendo: "Dobbiamo pensare che oggi sia un giorno normale perché crediamo fortemente che tutti siano uguali e abbiano gli stessi diritti. E allora quale diritto più importante c’è di quello di poter dire al proprio compagno o compagna Ti amo. Un diritto che deve essere garantito a ogni uomo e ogni donna. In italia abbiamo un percorso da fare e che le leggi possano permettere a tutti di avere gli stessi diritti. Oggi atti importanti vengono trascritti nel registro di stato civile del Comune di Roma”.

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