Trascinata per 4 km e uccisa, l’autopsia: “Pugni sul suv prima di morire”
Giulia Spinello è stata trascinata per tre chilometri e mezzo e per tutto il tempo è rimasta viva. Per liberarsi ha iniziato ha prendere a pugni il suv. Poi è spirata. Questo l’esito agghiacciante dell’autopsia su Giulia Spinello, la studentessa di 21 anni investita a Santa Giustina in Colle, è morta dissanguata per il continuo trascinamento sull'asfalto. Lo scrive il Gazzettino. Un’agonia lunga almeno tre minuti, quella della giovane: tanto avrebbe impiegato l’auto a percorrere la strada trascinando il corpo della vittima. La donna che l’ha investita, Fiorenza Benetton, era alla guida di un Jeep Grand Cherokee, ed ora è agli arresti domiciliari nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Camposampiero.
Nell’ordinanza degli arresti domiciliari del giudice Cristina Cavaggion si legge – scrive il Gazzettino – che all’altezza dei fari del suv si era formato con l’impatto “uno sperone che agganciava la mano destra del pedone, facendolo ruotare di circa novanta gradi, facendole proiettare il capo contro il montante e trascinando il corpo della ragazza sul manto stradale per km 3,6 sino all’abitazione dell’indagata”. Ebbene, quando Giulia ha sbattuto il capo contro il montante dell’auto non è morta”.
La donna che ha travolto Giulia, però, nega di essere stata in stato confusionale al momento dell’incidente:
Io ero normale e tranquilla. Ero andata a fare la spesa e poi dalla parrucchiera. Durante il ritorno in auto stavo bene, non avevo confusione. Ho sentito il forte colpo allo specchietto laterale e lo ho visto piegarsi. Avrei controllato a casa cos’era accaduto".