Transgender accusa: “All’aeroporto costretto a rimuovere il pene finto”
Per motivi di sicurezza durante i controlli in aeroporto costretto a rimuovere il finto pene che indossava. È quando capitato in un aeroporto locale ad un trascender australiano che ritiene di essere stato vittima di discriminazione da parte degli agenti addetti al controllo. Il trans ha deciso di denunciare l'accaduto ai media e alle associazioni lgbt scatenando numerose polemiche e facendo scattare anche un'indagine parlamentare sui meccanismi della sicurezza aeroportuale. Come ha raccontato lui stesso ai media australiani, il tutto è iniziato quando è stato sottoposto a una scansione completa del corpo da parte degli addetti l'anno scorso. Questi ultimi hanno rilevato l'oggetto e quindi gli hanno chiesto spiegazioni.
Nonostante il passeggero abbia spiegato che era un trans e che si trattava di un finto pene, gli agenti però hanno voluto approfondire. "Ho spiegato all'ufficiale che sono trans e che stavo indossando una protesi, ma dopo un po', in mezzo agli altri viaggiatori, il supervisore mi si è avvicinato con guanti di gomma per toccarmi" ha raccontato il protagonista della storia. Non solo, dopo il controllo gli è stato chiesto di rimuovere il pene perché doveva essere controllato. È stato accompagnato in una saletta privata dove però si è dovuto denudare e rivestire alla presenza di agenti. "Mi hanno fatto sentire incredibilmente a disagio, è stato umiliante e inutile" ha concluso. Per le associazioni LGBTI locali, si tratta di un chiaro esempio di "clima di discriminazione diffusa contro le persone trans". L'inchiesta dovrebbe pubblicare le sue conclusioni a maggio.