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Tragedia aereo russo: “Trovati centinaia di resti di corpi umani”

Una scena drammatica davanti ai soccorritori: centinaia di resti di corpi umani sparsi su una vasta area attorno al luogo dello schianto. Intanto i media riferiscono che il Comandante avrebbe rifiutato la procedura per la rimozione di neve e ghiaccio dal’aereo prima del decollo.
A cura di Antonio Palma
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Emergono particolari sempre più inquietanti dall'inchiesta sul disastro aereo avvenuto domenica in Russia con lo schianto dell'AN-148 della compagnia Saratov Airlines costato la vita a 71 persone tra cui alcuni bambini. Secondo alcuni media locali, infatti, il comandante del velivolo, poco prima della partenza dall’aeroporto Domodedovo di Mosca, avrebbe rifiutato di far eseguire la cosiddetta proceduta di "de-icing", la rimozione di neve e ghiaccio da ali e fusoliera dell'aereo. Secondo quanto scrive Meduza, il pilota avrebbe comunicato agli addetti che giudicava  le condizioni meteorologiche non tali da renderla necessaria.

Del resto, dopo giorni di intense nevicate, al momento della partenza fioccava solo leggermente, non c’era forte vento e la situazione meteo appariva stabile. Inoltre tutte le procedure standard prima della comunque sono state effettuate regolarmente dal personale di terra. La stessa testata, che cita diversi esperti di aviazione, nota anche che il velivolo Antonov An-148 possiede un sistema autonomo di riscaldamento del corpo esterno dell'aereo e che il jet non sarebbe stato in grado di raggiungere la quota di 1800 metri di altezza in presenza di ghiaccio sulle ali.

Al momento ancora non si sa che quota abbia raggiunto il velivolo che è precipitato circa cinque minuti dopo il decollo alle 11.22 ora locale in direzione di Orsk, località della Russia orientale situata a quasi duemila chilometri dalla Capitale.  Gli accertamenti investigativi sono solo all'inizio visto che bisogna ancora recuperare i corpi delle vittime, ma secondo le dichiarazioni dei testimoni oculari ai media russi, l'aereo sarebbe stato in fiamme prima di schiantarsi al suolo. Una tesi però smentita dalla portavoce del Comitato Investigativo russo Svetlana Petrenko. "E'  stato accertato che l'aereo era intatto al momento della sua discesa e non si è verificato alcun incendio: l'esplosione è avvenuta quando l'aereo ha colpito il suolo", ha dichiarato infatti la portavoce citata dall'agenzia Tass.

Sul luogo della tragedia, i soccorritori hanno rinvenuto più di 200 resti di corpi umani sparsi su una vasta area. Lo ha riferito il capo del dipartimento del ministero delle Emergenze nella regione di Mosca, Sergei Poletykin. "Sono stati trovati più di 200 frammenti di corpi umani: il lavoro, incluse le ricerche aeree, continua. Il Comitato Investigativo russo sta effettuando un sorvolo dell'area per allargare la zona di ricerca", ha detto Poletykin ai media, sottolineando che la zona di ricerca è stata divisa in 29 settori.

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