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Toscana, bimbo nato all’estero da due mamme registrato in un Comune della Maremma

Per la prima volta un Comune della Maremma ha trascritto l’atto di nascita di un bimbo nato all’estero da due donne senza l’intervento del Tribunale.
A cura di Annalisa Cangemi
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Un Comune della Maremma, in Toscana, ha  trascritto l'atto di nascita estero di un bambino con due mamme, senza l'intervento del Tribunale. A darne notizia è l'avvocato Cathy La Torre dell'associazione Gay Lex che ha assistito la coppia.

Si tratta di due donne sposate da anni all'estero e del loro bimbo di 6 mesi. La vicenda non è la prima in assoluto di questo tipo, ma rappresenta comunque un caso che potrebbe creare un precedente importante. Un caso simile avvenne infatti a Napoli nel 2015, dove l'atto di nascita di un bambino figlio di due donne sposate in Spagna fu prima trascritto dall'anagrafe, poi annullato dalla Prefettura e poi nuovamente trascritto a seguito di un contenzioso su disposizione del tribunale.

Un altro precedente è avvenuto a Roma, sempre nel 2015, dove fu trascritto l'atto di nascita di un bambino figlio di due donne e nato in Argentina. Ma il passo avanti che fa esultare i rappresentanti di GayLex è stato soprattutto l'atteggiamento negli uffici comunali: "Il sindaco e i funzionari dell'anagrafe" – ha spiegato l'avvocato La Torre – "si sono mostrati da subito disponibili approfondendo la richiesta delle madri, analizzando e studiando le sentenze affini già emesse nel nostro Paese che ho loro sottoposto, e affrontando il tema dell'ordine pubblico, utilizzato finora amministrativamente come elemento per non procedere con le trascrizioni. Questo risultato segue, peraltro, di pochi mesi l'altro importante risultato ottenuto sempre da Gay Lex con l'avvocato Michele Giarratano che è riuscito a far trascrivere in un comune lombardo l'atto di nascita di una bimba in quel caso con entrambi i padri".

Un risultato che, secondo la La Torre, è stato raggiunto grazie a un impegno più ampio: "E' stato un lavoro molto delicato – ha detto – per il quale ringrazio anche il prof. Angelo Schillaci di Famiglie Arcobaleno e Articolo29 per il supporto, ma alla fine la determinazione da parte mia e del team di lavoro e il buonsenso da parte dell'amministrazione hanno prevalso, a differenza di altri casi analoghi".

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