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Torna l’incubo “mucca pazza”: un caso a Taranto

Nuovo caso della variante umana della “mucca pazza” in Italia. Un caso riscontrato a Taranto, è un barista di 69 anni. Preoccupante impennata di casi in Italia nell’ultimo anno.
A cura di Antonio Musella
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Torna l'incubo della mucca pazza in Italia. Un nuovo caso è stato segnalato a Taranto, dove ad un uomo di 69 anni è stato diagnosticato il morbo di Creutzfeldt-Jakob, variante umana della "mucca pazza". L'uomo ha trascorso un periodo di degenza presso l'Ospedale SS.Annunziata di Taranto durato circa un mese ed alla fine del quale i medici sono arrivati alla terribile diagnosi.

Encefalopatia degenerativa subacuta da sospetto caso di morbo di Creutzfeldt-Jakob, si legge nel referto medico dell'Ospedale SS.Annunziata di Taranto, poche speranze dunque per il sessantanovenne di Taranto che è stato riportato a casa dai suoi familiari. Il malato è titolare di un bar dove lavorava tranquillamente fino allo scorso mese di luglio. La malattia gli è stata diagnosticata ad agosto ed in due mesi le sue condizioni sono degenerate fino allo stato vegetale.

Cinque decessi in Italia nel 2014 –  Il caso di Taranto è l'ultimo di una preoccupante serie di casi di "mucca pazza" sull'uomo registrati nell'ultimo anno nel nostro paese. Il primo caso in Italia del morbo di Creutzfeldt – Jakob, fu registrato nel 2002 a Trapani ad una paziente di 25 anni. Nel 2012 un secondo caso portò al decesso di un paziente a Livorno. Fino allo scorso anno i dati dell'Istituto Superiore di Sanità parlavano di 2 decessi tra gli esseri umani e 144 tra i bovini.

Nell'ultimo anno si sono registrati nuovi casi: una donna morta a febbraio a Caltanissetta, a Marzo la morte di una poliziotta di 42 anni a Firenze, ad Aprile il decesso di una impiegata di 51 anni di Cagliari, a Maggio a Valle San Martino in Lombardia ed infine a giugno il caso di una donna a Casalpusterlengo, fino all'ultimo contagio, quello del sessantanovenne di Taranto.

L'Europa resta il continente più colpito dalla malattia, sia sui bovini sia nella sua variabile umana. Secondo dati del 2012, la Gran Bretagna ha registrato il maggior numero di decessi al mondo con 174 vittime. In Europa segue la Francia con 27 vittime, la Spagna con 5 vittime, Irlanda 4 vittime e Paesi Bassi 3. In Italia il censimento delle vittime era fermo a due ma i dati dovranno essere aggiornati in base ai casi che sono stati registrati nell'ultimo anno. Toccherà ora all'Istituto Superiore di Sanità stabilire se i casi di morbo di Creutzfeldt – Jakob riscontrati nell'ultimo anno siano riconducibili al consumo di carne bovina affetta dalla BSE (Encefalopatia Spongiforme Bovina detta comunemente "mucca pazza") oppure se la malattia sia comparsa per altre cause.

Il referto medico del sessantanovenne di Taranto che ha contratto la variabile umana del morbo della "mucca pazza"
Il referto medico del sessantanovenne di Taranto che ha contratto la variabile umana del morbo della "mucca pazza"

I sintomi – La sindrome di Creutzfeldt-Jacob si manifesta con la perdita della memoria, cambiamenti sensibili della personalità, allucinazioni, difficoltà nell’uso di braccia e gambe, rigidità nella postura e convulsioni. Sono le conseguenze di un’alterazione della proteina chiamata prione, che provoca perdita di neuroni, le cellule del cervello. Non c’è cura: la morte arriva in un arco di tempoi che va da pochi mesi a due anni. Nella sua forma più comune colpisce una persona su un milione all’anno.

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