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Torino, uomo si spoglia e si masturba davanti a due ragazze. La denuncia: “112 non è intervenuto”

La denuncia di due donne aggredita in pieno centro: un uomo nudo ha colpito una di noi in via San Massimo. Sotto accusa il numero unico per le emergenze: “L’operatrice ci ha fatto domande inutili, potevamo essere violentate”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Abbiamo rischiato di essere violentate, ma il 112 non ha inviato nessuno. L’operatrice ci faceva solo domande inutili". Due ragazze di Torino, Laura e Silvia, hanno sporto denuncia dopo il mancato intervento delle forze dell'ordine in seguito a una segnalazione al 112. A riportarlo sono La Stampa e il Corriere della Sera.  Le due hanno raccontato di aver visto un uomo di colore denudarsi e poi masturbarsi in via San Massimo, in pieno centro, mentre tornavano a casa a piedi di notte. L’aggressore cerca di mettere le loro le mani addosso e riesce a colpire una di loro con una manata al volto. Le ragazze reagiscono, urlano e poi chiamano il numero unico dell’emergenza. Ma dall’altro capo del telefono l’operatrice di turno non si scompone, segue rigidamente la prassi e tempesta le interlocutrici di domande. Le giovani capiscono che nessuno potrà mai arrivare in tempo, interrompe bruscamente la comunicazione e iniziano a scappare a gambe levate. Alla fine l’uomo le “saluta” alzando il dito medio.

Le due ragazze hanno denunciato tutto ai carabinieri, non dimenticandosi di spiegare il disservizio legato alla chiamata d’emergenza, ma per Danilo Bono, vicedirettore della Sanità piemontese e creatore del 112 regionale, non c’è stata alcuna anomalia: “Abbiamo riascoltato la telefonata e la richiesta d’aiuto era piuttosto lacunosa” ha spiegato al Corsera. “Giusto, quindi, fare alcune domande in più, ma l’utente non è stata collaborativa. Alle centrali del 112 piemontesi arrivano 2 milioni di telefonate all’anno e il 50% si rivelano inappropriate. Possiamo migliorare e forse avremmo anche potuto passare subito la comunicazione alle forze dell’ordine, ma le informazioni vengono richieste per offrire un servizio più adeguato” dice Laura. Ma le ragazze non ci stanno: “È assurdo che debba passare un minuto per riuscire a parlare con polizia o carabinieri”. Ripensare a quei momenti non è facile: “Quell’uomo si stava masturbando e ha colpito la mia amica. Se ci avessero inviato una pattuglia poteva essere arrestato, ma l’operatrice continuava a farci domande inutili. Se al nostro posto ci fossero state due ragazzine quel bruto avrebbe potuto tranquillamente violentarle”.

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