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Caos a Torino in Piazza San Carlo

Torino, tragedia di piazza San Carlo: procura chiede otto archiviazioni

I pm torinesi hanno chiesto l’archiviarne per 8 indagati tra cui il prefetto mentre rimangono nel registro degli indagati altre quindici persone tra cui la sindaca Chiara Appendino.
A cura di Antonio Palma
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Si chiude con una richiesta di archiviazione da parte della stessa Procura della Repubblica di Torino la posizione di otto indagati per la tragedia di piazza San Carlo del 3 giugno 2017 quando, durante la proiezione su maxi schermo della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, tra il pubblico si scatenò il panico con un fuggi fuggi generale che portò alla morte di una 38enne, Erica Pioletti, e al ferimento di altre 1500 persone. Secondo quanto apprende l'Ansa, tra le richieste di archiviazione anche quella per il prefetto Renato Saccone e le altre persone la cui posizione era già stata stralciata dall'inchiesta principale. Il procedimento continua invece per quindici indagati, tra cui la sindaca di Torino, Chiara Appendino, il suo ex capo di gabinetto, Paolo Giordana, l'ex questore Angelo Sanna e il viceprefetto Roberto Dosio.

Le richieste dei pm torinesi arrivano insieme alla deposizione in tribunale di altra documentazione che è venuta fuori dagli accertamenti investigativi di questi mesi. Secondo le prime informazioni che trapelano da ambienti vicini a Palazzo di Giustizia, le nuove carte riguarderebbero  la consulenza tecnica sui residui di spray urticante tra gli abiti di alcuni presenti in piazza San Carlo la sera della tragedia più un rapporto della Digos redatto lo scorso 4 maggio con le analisi di alcuni filmati registrati in piazza.

Con il deposito degli atti da parte della Procura del capoluogo piemontese è stato prorogato al 29 maggio il termine entro il quale gli avvocati difensori possono chiedere di svolgere accertamenti, presentare memorie o documenti e fare interrogare i propri assistiti. Per i fatti di Piazza San Carlo sono finiti in carcere nello scorso aprile alcun giovanissimi che avrebbero tentato di mettere a segno delle rapine spruzzando dello spray urticante tra la folla e generando così il panico, ma nel mirino dei pm anche le misure di sicurezza e la gestione dell'ordine pubblico quelle sera nella pizza affollata di gente

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