Torino, tensione alla manifestazione Fiom. Lacrimogeni e cariche della polizia

Tensione e immancabili polemiche a Torino, dove era in programma il corteo degli studenti contro il vertice sul lavoro e la manifestazione regionale di Fiom e Cgil (in piazza Castello). Manifestazioni molto partecipate, con la Fiom regionale che ha portato in piazza circa diecimila persone per protestare contro le politiche del Governo sia in campo economico (durissimo il giudizio del sindacato sulla manovra annunciata dal Presidente del Consiglio Renzi) sia per quel che concerne la riforma del mercato del lavoro (al centro della protesta degli studenti). Una manifestazione interrotta da scontri e tafferugli, che, stando alla versione della Questura, sono cominciati quando un gruppetto di circa 300 antagonisti avrebbe "attaccato" le forze dell'ordine partendo dalla coda del corteo, con lancio di petardi e bulloni che avrebbero provocato il ferimento di tre poliziotti del Reparto mobile di Padova. La contestazione sarebbe partita proprio mentre il segretario della Fiom Landini stava per prendere la parola, con ulteriori tafferugli proprio in piazza Castello (ora sotto il controllo delle forze dell'ordine, che hanno dato vita da una serie di cariche all'interno della piazza) anche durante l'intervento conclusivo. Resta comunque alta l'allerta, considerando che alle 17 è prevista una nuova contestazione (mentre il ministro Poletti ha confermato la volontà di incontrare alcuni lavoratori).

Lo stesso Landini è poi intervenuto sugli episodi di tensione, stigmatizzando il comportamento di alcuni manifestanti ma non risparmiando dure critiche alla gestione dell'ordine pubblico: "Non è accettabile che si tenti di utilizzare, rovinandola, una manifestazione che ha avuto a Torino un successo che non si vedeva da anni. Nello stesso tempo mi pare vi sia stata una gestione non utile della piazza da parte delle forze dell'ordine che hanno lanciato lacrimogeni su migliaia di persone quando ce n'erano cento da isolare".