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Torino, si fingevano tecnici e rubavano i bancomat degli anziani: 8 arresti

Si spacciavano per addetti di aziende di luce, gas e acqua e in questo modo riuscivano a conquistare la fiducia degli anziani. Poi entravano in casa loro e rubavano i codici dei bancomat.
A cura di Susanna Picone
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I carabinieri di Torino hanno sgominato una banda specializzata sopratutto in truffe agli anziani. Sono finite in manette otto persone, tutti italiani che componevano la presunta banda di truffatori. L'indagine, coordinata dal pm Alessandra Provazza, è stata avviata nel mese di dicembre 2013 a seguito di numerose truffe in appartamento ai danni di anziani. Da quanto accertato, la truffa all’anziano partiva sempre suonando il campanello della vittima quando, con una banale scusa, questi riuscivano a ottenere la sua fiducia. I truffatori, infatti, solitamente si spacciavano per impiegati di aziende fornitrici di servizi di acqua, luce, gas o anche per appartenenti alle forze dell'ordine e in questo modo riuscivano a conquistare la fiducia dei malcapitati. Così, quando gli anziani li facevano entrare in casa, i truffatori approfittavano per rubare i codici dei loro bancomat.

La base dei truffatori era un negozio di abbigliamento

I militari di Torino hanno scoperto che gli indagati, dopo aver preso i bancomat dalle case delle loro vittime, utilizzavano un negozio d'abbigliamento operando, con le carte clonate, il maggior numero di prelievi possibile e riuscendo a sottrarre col cosiddetto “metodo a cascata” somme ingenti comprese tra i 400 e i 2mila euro a carta. Dopo alcune ore, scoperto il furto, le carte venivano regolarmente bloccate dalle vittime, ma i soldi a quel punto erano già stati prelevati.  I militari hanno verificato i loro sospetti attraverso una telecamera installata all’esterno del locale, nonché l’intercettazione delle utenze cellulari dei responsabili del negozio, dimostrando la totale complicità dei commercianti nell’uso delle carte bancomat rubate. Il negozio “base” dei truffatori è stato ora chiuso dai carabinieri. Sono tuttora in corso le perquisizioni dei carabinieri.

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