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Torino, preside vieta minogonne, trucco e mutande “in vista” a scuola

La preside di una scuola media di Moncalieri si appresta ad approvare un regolamento che vieta tassativamente agli studenti di indossare un abbigliamento “non idoneo”: cioè minigonne, trucco eccessivo, short provocanti.
A cura di Davide Falcioni
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Non sarà un ritorno al grembiule, ma comunque si tratterà di un secco stop a un abbigliamento "non consono o irrispettoso" della scuola. Accade nelle due scuole medie di Moncalieri, dove la preside Valeria Fantino nei prossimi giorni tenterà di far approvare un regolemanto che vieti minigonne, pantaloncini troppo corti o jeans a vita bassa, oltre alle mutande in "bella vista" indossate dai ragazzi. Per le ragazze, inoltre, si consiglierà di non utilizzare trucchi eccessivamente pesanti.

Il regolamento verrà sottoposto al consiglio di istituto e la sua approvazione, destinata comunque a far discutere, appare certa. La Fantino infatti è stata abile a costruire un ampio consenso intorno alla proposta del "codice di abbigliamento" indicendo, in via preliminare, un sondaggio su Facebook: "Chi sarebbe d’accordo nel vietare canotte, shorts e minigonne cortissime a scuola?" ha chiesto la dirigente, per poi precisare: "Si deve favorire la consapevolezza che ogni luogo ha il proprio codice di comportamento e di abbigliamento: insegnando un minimo di rispetto e di buon gusto. Ovviamente mi riferisco anche ai jeans a vita bassa che mostrano le mutande".

Il risultato del sondaggi? Un plebiscito di voti favorevoli a una regolamentazione, e ciò ha convinto la Fantino ad andare avanti con la sua iniziativa. A La Stampa ha poi spiegato: "Nelle scuole medie i ragazzi cominciano a capire come funzionano certi meccanismi e noi tutti siamo responsabili della loro formazione ed educazione, tra queste cose c’è anche l’importanza di capire che ogni luogo ha una forma da rispettare. Se oggi vengono a scuola con i pantaloni strappati o le minigonne, domani non capiranno che ad un colloquio di lavoro o in un ufficio ci si deve presentare indossando un abbigliamento opportuno". Poi aggiunge: "A scuola si viene vestiti dignitosamente e con garbo. Questo non vuol dire che se fa caldo, i ragazzi debbano arrivare con una maglia lunga: basta una normalissima T-shirt. E poi c’è la questione del trucco. È giusto per le ragazzine sperimentare, ma a scuola non si arriva truccate come ventenni al sabato sera. Nel nuovo regolamento ci sarà richiesto di evitare rossetti pesanti o fondotinta da abbronzatura".

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