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Torino, costretto a mangiare escrementi e subire abusi con un ombrello: bulli condannati

La sentenza pesantissima del tribunale di Torino, che ha condannato due giovani a otto anni e mezzo di reclusione: avevano spinto il compagno, all’epoca dei fatti sedicenne, a ubriacarsi e mangiare escrementi, lo avevano molestato con un ombrello e costretto anche ad appartarsi con una prostituta in loro presenza.
A cura di Susanna Picone
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Il Tribunale di Torino ha condannato a otto anni e mezzo di reclusione due ragazzi residenti nel Torinese e accusati di violenza sessuale, stalking e lesioni aggravate nei confronti di un loro compagno, all'epoca dei fatti sedicenne. Le violenze sono andate avanti per oltre un anno e mezzo, nel periodo compreso tra il febbraio 2013 e il settembre 2014. Sia gli imputati che la vittima frequentavano una scuola professionale in provincia: da quanto emerso i tre erano amici ma a un certo punto il più piccolo sarebbe stato preso di mira dagli altri due, di qualche anno più grandi. I “bulli”, secondo quanto ricostruito nel corso del processo, avevano fatto ubriacare il ragazzo e lo avevano costretto a mangiare escrementi e lumache vive, lo avevano molestato con un ombrello e anche spinto ad appartarsi con una prostituta in loro presenza. Il pm Dionigi Tibone aveva chiesto otto anni per entrambi i giovani, ma il collegio è stato ancora più duro, decidendo sei mesi in più di carcere, oltre all'interdizione dai pubblici uffici e dal sistema scolastico.

Sentenza esemplare nei confronti dei due giovani bulli – “È una condanna altissima – ha commentato la sentenza all'Adnkronos l'avvocato Maria Rosaria Scicchitano, che con la collega Maria Giovanna Musone ha difeso la vittima -. Il collegio, composto da tre giudici, due uomini e una donna, è stato molto attento e scrupoloso ed è arrivato a far emergere la verità”. L’avvocato ha spiegato che non è stato facile, che inizialmente il ragazzo era chiuso in se stesso e che poi, anche grazie all’intervento del pm, ha iniziato a raccontare quanto subito per colpa dei due giovani. Gli avvocati hanno sentito la giovane vittima, che non era presente in aula al momento del verdetto, per riferirgli della condanna per i due bulli: “Ha detto che nonostante questa sentenza favorevole la sua ferita difficilmente riuscirà a rimarginarsi”.

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