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Torino: cornacchie all’attacco, tre feriti. Perché sono diventate così aggressive

È il periodo dei primi voli per i cuccioli, anche se i pulcini cadono dal nido padre e madre non li abbandonano e non esitano ad affrontare e attaccare uomini che si avvicinano e sono ritenuti potenziali predatori dei piccoli. L’appello della Città metropolitana.
A cura di Biagio Chiariello
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L'ufficio Tutela Flora e Fauna di Torino negli ultimi giorni è stato bombardato di chiamate: numerosi sarebbero gli attacchi a passanti da parte di esemplari di Cornacchia grigia (Corvus cornix il nome scientifico), verificatisi in diversi quartieri del capoluogo. Anche i vigili del fuoco hanno ricevuto decine di telefonate che segnalavano la presenza di uccelli minacciosi sopra le teste dei torinesi.

"Le cornacchie non sono diventate aggressive all'improvviso, ma cercano di proteggere i loro cuccioli che sono usciti dal nido", spiega Leone Ariemme, uno degli uomini più esperti del Nucleo Tutela Flora e Fauna della Città Metropolitana, a Repubblica. I cuccioli sono già nella fase in cui lasciano il nido, ma non per tutti è così. "I primi voli sono i più difficili e può capitare che il cucciolo cada a terra e i genitori continuino ad occuparsi di lui per qualche giorno fino a quando non è in grado di sbrigarsela da solo – spiega Ariemme – I genitori li proteggono dall'alto sorvolando la zona e scendono per imbeccarli".

Spesso i piccoli non riescono a spiccare il volo per problemi di peso. “In alcuni casi, in effetti, i cuccioli che hanno vissuto in un nido piccolo rimpinzati dalla madre, magari aprendo solo qualche volta le ali, sono troppo pesanti e devono perdere qualche grammo prima di riuscire a volare". Può capitare, spiega ancora l’esperto, che le madri siano più aggressive proprio perché “il loro cucciolo si è appena allontanato, sono i casi in cui gli uccelli si dimostrano così coraggiosi da beccare l'uomo invece di limitarsi a un volo di minaccia dimostrativo”.

Gli esperti del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino consigliano ai cittadini che vedessero un piccolo di Cornacchia grigia a terra di non toccarlo proprio per non suscitare allarme nei genitori, che sicuramente sono nelle vicinanze. "Se lo facessimo strapperemmo il piccolo ai suoi genitori", precisa Ariemme. Solo se il piccolo è in evidente stato di difficoltà, presenta ferite sanguinanti o fratture è bene contattare gli agenti faunistico-ambientali della Città Metropolitana.

A CHI RIVOLGERSI QUANDO SI RINVENGONO ANIMALI FERITI O IN DIFFICOLTA’: IL PROGETTO “SALVIAMOLI INSIEME” DELLA CITTÀ METROPOLITANA 

– Città Metropolitana di TorinoServizio Tutela della Fauna e della Flora, corso Inghilterra 7, Torino, telefono 011-8616987, cellulare 349-4163347; dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 14,30, il venerdì dalle 9 alle 13

– Centro Animali Non Convenzionali dell’Ospedale Veterinario della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino, largo Braccini 2, Grugliasco, telefono accettazione 011-6709053 e 366-6867428. In orario notturno l’accesso avviene dal numero civico 44 di via Leonardo da Vinci.

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