Torino. Con una freccia di balestra piantata nel cuore, salvato nella notte alle Molinette
Una freccia di balestra piantata dritta nel cuore. Erano circa le 22 di ieri, lunedì 20 maggio, quando i medici dell’ospedale Molinette di Torino si sono trovati di fronte una scena a dir poco surreale. Il paziente, 47 anni, giunto in elisoccorso da Aosta, era cosciente. Pare fosse in casa e si ipotizza un tentativo di suicidio. Lo staff sanitario dell’équipe del professor Mauro Rinaldi, a capo della struttura complessa di Cardiochirurgia, è riuscito nell’impresa di estrarre il dardo, lungo 30 centimetri: era piantata dritta nel ventricolo sinistro – la più importante delle camere cardiache – e nel polmone. Rimuoverla avrebbe potuto disinnescare un’emorragia incontrollabile, ma l’operazione è perfettamente riuscita.
Dopo che i responsabili della centrale operativa del 118 piemontese hanno trasportato il paziente alla Città della Salute, i medici del professor Rinaldi hanno instaurato una circolazione extracorporea d’emergenza per supportare le funzioni cardio-respiratorie. Quindi è stato possibile estrarre il dardo dal cuore e riparare le lesioni cardio-polmonari. L’intervento è stato un successo ed il paziente è stato già estubato e svegliato poche ore dopo. Un caso eccezionale proprio per il coinvolgimento delle zone più critiche del cuore.
Un caso simile, sempre alle Molinette, era avvenuto nel 2017: un uomo di circa 40 anni era arrivato al pronto soccorso con un dardo di balestra che gli trapassava il collo da parte a parte, perforandogli l'arteria tiroidea. Anche lui cosciente, aveva raccontato che la freccia gli si era conficcata nel collo mentre stava pulendo l’arma.
