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Torino: bimbo non vaccinato separato dai compagni di scuola e messo in isolamento

Il bambino, di 4 anni, è regolarmente iscritto alla scuola dell’Infanzia Arcimboldo di Settimo Torinese, ma gli è stato impedito di entrare in aula insieme ai suoi compagni.
A cura di Davide Falcioni
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Un bambino di quattro anni, figlio di una coppia di genitori No Vax che hanno finora deciso di non vaccinarlo, è stato ammesso nella scuola Arcimboldo di Settimo Torinese, ma viene tenuto in una sorta di "quarantena", costantemente separato dai suoi coetanei e in contatto esclusivamente con un'educatrice. Sulla vicenda, che ha fatto esplodere l'ennesima polemica sulle vaccinazioni, il procuratore Giuseppe Ferrando ha aperto un'inchiesta dopo l'esposto presentato dal padre del bambino. Nei prossimi giorni verranno effettuati gli accertamenti preliminari per verificare la sussistenza di ipotesi penalmente rilevanti. A renderlo noto è lo stesso Ferrando, in attesa del resoconto dei carabinieri sulla vicenda. Il padre del bimbo ha assicurato di avere prenotato le vaccinazioni per il prossimo 21 settembre. "Convocherò una riunione con i dirigenti scolastici della città e i dirigenti dell'Asl perché su questo tema ci sia uniformità di comportamento", ha spiegato il sindaco di Settimo Torinese, Fabrizio Puppo (Pd).

Al bambino non ancora vaccinato era stata data la possibilità di entrare a scuola, coerentemente con le nuove disposizioni di legge, ma una volta nella struttura era stato tenuto separato dai suoi coetanei, "isolato" in un’aula diversa da quella dove si trovavano i compagni. Il padre e la madre, pur avendo prenotato il vaccino per il 21 settembre, hanno affermato che se il figlio non verrà sottoposto ad adeguate "visite prevaccinali" rimanderanno l'appuntamento. Di fronte a questa dichiarazione la preside della scuola dell'infanzia ha vietato al bambino l'ingresso in classe.

Intervistato da La Nuova Periferia il padre del bimbo ha chiarito: "Il bambino, comunque, riceverà il primo vaccino il 21 settembre, quindi l’iter è aperto. Ma non siamo certi che in quella data la situazione potrà risolversi, perché, qualora non avessimo le visite prevaccinali, noi saremo costretti a rimandare. Per puro scrupolo la settimana prima dell’inizio della scuola ho inviato tramite una pec la documentazione necessaria: la circolare della Regione Piemonte e la prenotazione dell’Asl al primo richiamo. Non ottenendo risposta ho quindi richiamato la segreteria per avere conferma dell’avvenuta ricezione, dopo alcune ore riceviamo una nuova telefonata in cui mi annunciano l’esclusione di mio figlio dall’aula, secondo quanto deciso dalla dirigente scolastica. Un’assurdità"

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