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Torino, 15enne travolta dal treno: spunta l’ipotesi suicidio. Gli indizi nel suo diario

Dalle immagini di videosorveglianza del binario 4 della stazione di Torino Porta Susa, dove Beatrice Inguì è morta travolta da un convoglio in transito, si vede come lo zaino della giovane non si sia agganciato al convoglio, la ragazza non sia scivolata e la banchina non fosse eccessivamente affollata. Nel suo diario scriveva: “Sono troppo grassa”.
A cura di Ida Artiaco
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Beatrice I. quando aveva 9 anni (Facebook).
Beatrice I. quando aveva 9 anni (Facebook).

Sono ancora sotto choc gli insegnanti e i compagni di scuola che hanno assistito alla morte di Beatrice Inguì, la 15enne inciampata e travolta nella mattinata di ieri, mercoledì 4 aprile, da un treno in transito nella stazione di Torino Porta Nuova. La tragedia si è consumata davanti ai loro occhi mentre aspettavano il regionale che avrebbe dovuto portarli a Vercelli, dove la giovane vittime e i suoi amici frequentavano il liceo musicale. E mentre gli inquirenti sono ancora al lavoro per cercare di ricostruire la dinamica di quanto accaduto, spunta incredibilmente una nuova ipotesi, quella del suicidio. Dalle immagini di videosorveglianza del binario 4, che sono state acquisite dalla polizia ferroviaria, si vede infatti come lo zaino della giovane non si sia agganciato al convoglio, come aveva testimoniato una delle docenti presenti, la ragazza non sia scivolata e la banchina non fosse eccessivamente affollata.

Questa pista sarebbe stata avvalorata anche dal fatto, come riportano alcuni quotidiani locali, che Beatrice avesse scritto di sentirsi troppo grassa nel suo diario, dove nell'ultima pagina si leggerebbe anche "Addio" insieme alle scuse ai propri genitori. Ma il condizionale, in una vicenda così delicata, è d'obbligo. Secondo la prima ricostruzione dei fatti effettuata dalle forze dell'ordine, la ragazzina sarebbe inciampata finendo sui binari mentre aspettava il treno regionale 2005 da Torino a Milano, venendo poi travolta dal convoglio in transito. "Era di spalle, quando è arrivato il treno si è girata, lo zaino si è impigliato e l’ha trascinata sotto", aveva raccontato ancora sotto choc un’insegnante, mentre altri testimoni hanno riferito che il conducente del treno all'arrivo in stazione aveva azionato il segnale acustico proprio per avvisare i passeggeri troppo vicini al binario, tra cui la ragazzina appunto.

La vittima, che sognava di diventare un soprano e dedicarsi alla musica lirica, era figlia unica. Tutte le mattine la madre l'accompagnava a Porta Susa dove Beatrice, insieme ad una decina di compagni di classe, prendeva il treno per arrivare a scuola a Vercelli. Tutte le lezioni sono state sospese in segno di lutto. Il dirigente scolastico del liceo musicale "Lagrangia" di Vercelli, Giuseppe Graziano, ha spiegato che "ogni mattina un gruppetto di ragazzi torinesi prende quel treno per raggiungere il liceo. Il nostro istituto è frequentato da studenti provenienti da tutta la regione e dalla Valle d'Aosta. Ho sentito una nostra docente che è arrivata sul posto poco dopo l'incidente. I ragazzi che si trovavamo sulla banchina sono stato sentiti dalla polizia ferroviaria, aspettiamo di sapere cosa è successo".

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