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Tolleranza zero con la droga, Trump: “Duri con spacciatori, okay alla pena di morte”

Il presidente presenta le nuove misure che intende chiedere al Congresso per contrastare l’ondata di decessi per uso di stupefacenti che in America ha ucciso 64 mila persone solo nel 2017. Ci saranno più dure per i trafficanti, compresa la pena capitale.
A cura di Biagio Chiariello
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"Gli spacciatori uccidono centinaia di persone. Saremo duri con loro, essere duri significa anche usare la pena di morte". Parola del Presidente USA, Donald Trump, che già nelle settimane scorse aveva idealizzato il suo piano di condanna ai trafficanti di droga. E oggi, in un comizio a Manchester, New Hampshire, uno degli stati Usa più colpiti da un fenomeno che nel 2017 ha mietuto almeno 64 mila vittime in tutto il Paese, il numero uno della Casa Bianca ha presentato ufficialmente il suo piano per combattere la piaga degli oppiacei. "Non voglio lasciare il mio incarico senza che nulla sia cambiato” dice. Lo ha anticipato ai media Andrew Bremberg, direttore della politica interna della Casa Bianca.

Già qualche settimana fa, durante un comizio elettorale in Pennsylvania, Trump aveva parlato di pena capitale per i trafficanti: "l'unico modo per risolvere il problema è la durezza. Stanno uccidendo i nostri figli, i nostri lavoratori".  Lo stesso presidente americano in passato non ha nascosto il suo apprezzamento per le soluzioni radicale del suo omologo filippino Rodrigo Duterte, soprannominato "The punisher", il castigatore, proprio per i suoi metodi violenti contro terroristi e spacciatori: "Hitler ha sterminato tre milioni di ebrei (in realtà almeno il doppio, ndr). Nelle Filippine ci sono adesso tre milioni di tossicodipendenti. Sarei felice di sterminarli" aveva detto al momento del suo insediamento un anno e mezzo fa. "Alcuni paesi asiatici dove le pene sono molto severe hanno problemi di droga minori di quelli che abbiamo noi" avrebbe detto Trump di recente ai suoi collaboratori.

Il tycoon newyorkese ha puntato il dito anche contro le società farmaceutiche per il loro ruolo nella crisi degli oppiacei, ventilando eventuali controversie legali. Secondo quanto trapelato, il Presidente USA non proporrà una nuova legge ad hoc ma inviterà i procuratori a chiedere, almeno nei casi più gravi, la condanna a morte, già applicabile a livello federale per i decessi causati da overdose, per quanto in molti la considerino incostituzionale.

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