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Tolentino, tragedia in campagna: 73enne muore schiacciato dal proprio furgone

L’incidente mortale in contrada Bura a Tolentino, nella provincia di Macerata. Un uomo di 73 anni è stato accidentalmente travolto dal proprio furgone e ucciso. Probabilmente il mezzo si è sfrenato e l’uomo potrebbe aver tentato di fermarlo. Il ricordo del figlio: “Una persona riservata, energica, che non stava mai fermo”.
A cura di Susanna Picone
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Drammatico incidente nel pomeriggio di giovedì in contrada Bura a Tolentino, nella provincia di Macerata. Un uomo di settantatré anni, Ruggero Cammertoni, per cause in corso di accertamento è stato accidentalmente travolto dal proprio furgone e ucciso. Probabilmente il mezzo si è sfrenato e l’uomo potrebbe aver tentato di fermarlo. Un tentativo che purtroppo non è andato a buon fine tanto che il settantatreenne è stato travolto e trascinato sul fondo di una scarpata. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i sanitari del 118 che però non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’uomo. Per i rilievi e per la rimozione dell’automezzo sono intervenuti gli agenti della Polizia locale, coordinati dal comandante David Rocchetti e i vigili del fuoco del distaccamento di Tolentino.

La ricostruzione dell’incidente in campagna – Come si legge su Cronache Maceratesi, da quando era andato in pensione Cammertoni aveva avviato una piccola attività di raccolta ferro. Aveva una piccola rimessa in contrada Bura cui si accede passando per una breve strada in salita. In cima c’è la rimessa. Si trovava lì quando ieri pomeriggio si è consumata la tragedia. L’uomo aveva parcheggiato uno dei suoi furgoni che utilizzava per l'attività quando questo improvvisamente ha iniziato a muoversi. Secondo quanto ricostruito dalla polizia locale, Cammertoni avrebbe quindi tentato di fermarlo e così sarebbe stato travolto dal mezzo che poi si è arrestato nel campo ai piedi della strada. Ad accorgersi di quanto accaduto è stata la proprietaria del terreno, che ha chiamato i soccorsi. “Era una persona riservata, energica, non stava mai fermo. Aveva un grande cuore”, così il figlio Paolo ha ricordato suo padre.

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