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“Ti resta poco tempo”, nuove minacce di morte al giornalista Paolo Borrometi

Minacce di morte a Paolo Borrometi, il giornalista siciliano da anni nel mirino della mafia per la sua attività di reporter d’inchiesta contro la criminalità organizzata. Una busta con un messaggio scritto in siciliano è stata recapitata presso la redazione romana di Tv2000 insieme a tre chiodi.
A cura di Susanna Picone
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Una lettera di minacce è stata recapitata martedì mattina al giornalista Paolo Borrometi presso la sede romana di Tv2000. Una lettera che conteneva un messaggio scritto con indubbio linguaggio mafioso e utilizzando ritagli di giornale. Il messaggio, scritto in siciliano, secondo quanto riporta il sito Interris.it, recitava “Picca nai”, letteralmente “Poco ne hai”, ovvero “Ti è rimasto poco tempo”. Una chiara minaccia di morte che il giornalista siciliano, da anni nel mirino della mafia per la sua attività di reporter d’inchiesta contro la criminalità organizzata e che dal 2014 vive sotto scorta, ha denunciato ai Carabinieri in forma di querela, nella quale ha riportato nei dettagli la consegna e l’apertura del plico. Paolo Borrometi è ospite fisso una volte a settimana del programma di Tv2000 “L’Ora Solare”. È proprio nella portineria dello stabile dove si trova la redazione che il messaggio al giornalista è stato recapitato in forma di anonimato e accompagnato da tre chiodi.

Solidarietà di Tv2000 – “Questa mattina una lettera con pesanti minacce di morte è stata recapitata al nostro giornalista Paolo Borrometi presso la sede della Tv”, ha comunicato Tv2000 sottolineando il linguaggio mafioso utilizzato. “La lettera è stata subito consegnata agli inquirenti che l'hanno valutata molto seriamente e hanno già avviato le indagini del caso”, così in una nota l’emittente che ha quindi manifestato vicinanza al giornalista siciliano. “A Paolo, che già da anni vive sotto scorta, va la solidarietà e l'affetto della direzione di Tv2000, del consiglio di amministrazione di Rete Blu e di tutti i dipendenti della emittente – si legge nel comunicato -. Siamo convinti che il modo migliore di rispondere a questa nuova grave e vile intimidazione è continuare a essergli vicini nel suo lavoro giornalistico di denuncia della mafia e di racconto della realtà positive che la contrastano nei diversi ambiti della società”. E ancora: “Un impegno che Tv2000 ha fatto proprio e dal quale certamente non tornerà indietro. Al carissimo collega Paolo non mancherà – come sempre, siamo sicuri – il sostegno dell'intero mondo dell'informazione e delle autorità preposte a vigilare sulla sua sicurezza”.

Solidarietà è arrivata anche da parte del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione nazionale della Stampa italiana, che si dice “al fianco del giornalista Paolo Borrometi, presidente di Articolo21, e della redazione di Tv2000, che in questi mesi ha dato voce alle sue inchieste e raccolto le testimonianze di tanti altri cronisti minacciati da mafia, malaffare e corruzione”.

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