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Testo inedito attribuito a D’Annunzio grazie al Dna preso da un fazzoletto del 1916

Per risalire al Dna è stato utilizzato un fazzoletto che lo scrittore nel 1916 aveva macchiato con liquido seminale e donato a un’amante come ricordo di una notte d’amore.
A cura di Susanna Picone
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I carabinieri del Ris, applicando le tecniche abitualmente impiegate nella criminologia forense, sono riusciti a ricostruire il Dna di Gabriele D'Annunzio e ad attribuirgli senza alcun dubbio, un testo finora inedito, la cui paternità era rimasta incerta. I risultati del lavoro sono stati presentati oggi presso la sala stampa del Comando Provinciale dei carabinieri di Milano, alla presenza del presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri, del comandante del Ris di Cagliari tenente colonnello Giovanni Delogu, del comandante provinciale dei carabinieri di Milano generale Maurizio Stefanizzi e anche di Federico D'Annunzio, il pronipote del poeta. I carabinieri hanno prelevato il Dna di D’Annunzio da un fazzoletto che nel 1916 lo scrittore aveva macchiato con liquido seminale per donarlo a una sua amante – si trattava della contessa Olga Levi Brunner – come ricordo di una notte d’amore. Dopo 100 anni quelle tracce hanno dato la possibilità agli investigatori di isolare il Dna del poeta e dunque attribuire un testo rimasto inedito finora. Il fazzoletto macchiato è stato fornito dal museo del Vittoriale.

Il contributo del pronipote di D'Annunzio – Le indagini sulle tracce hanno portato ad analisi approfondite e al confronto con il Dna di un pronipote del poeta, Federico D’Annunzio. Il contributo del discendente dello scrittore è stato determinante: Federico D’Annunzio ha accettato infatti di sottoporsi al prelievo del Dna tramite tampone salivare. Il pronipote dello scrittore ha parlato di “grande valore scientifico” del risultato oltre che della “soddisfazione per un cognome a cui sono abituato e anche affezionato”. Il lavoro dei Ris è iniziato con l’analisi di tracce biologiche rinvenute sulla superficie di alcuni oggetti personali appartenuti al celebre scrittore. I reperti sono stati sottoposti a esami più approfonditi, che hanno rivelato la presenza di tracce biologiche, in seguito prelevate dai Ris e confrontate con il Dna estratto dal tampone salivare di Federico d’Annunzio.

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