Terrorismo, attentati sventati contro Torre Eiffel e Louvre
Almeno due attentati terroristici potenzialmente devastanti contro i simboli della Francia, sono stati sventati nei mesi scorsi dalla polizia d'oltralpe. A rivelarlo è stato lo stesso governo di Parigi che ha svelato di aver fermato in tempo una serie di attentati nel Paese che facevano parte di un complotto ancora in fase di discussione per colpire simboli come la Torre Eiffel ed il museo del Louvre nella Capitale. Come raccontano alcuni media locali, il piano dei terroristi prevedeva anche un attentato dinamitardo ad una centrale nucleare francese anche se non è stato rivelato quale. Secondo il quotidiano francese Le Parisienne, la polizia sarebbe riuscita a scoprire il piano dopo aver intercettato una comunicazione tra un macellaio 29enne di origine algerina, residente vicino ad Avignone nel dipartimento della Vaucluse, nel sud della Francia, e uno dei capi di al-Qaeda nel Maghreb Islamico, la formazione integralista islamica che opera come costola delle rete del terrore nel nord dell'Africa.
Le comunicazioni intercettate
Le comunicazione in codice tra i due sospetti, già nel mirino dell'intelligence di Parigi, sarebbero state decrittate dagli esperti della polizia francese che così sono riusciti a scoprire il progetto degli attentati. A quanto si apprende, il giovane algerino residente in Francia, sposato e con due figli, aveva programmato di partire per l'Algeria, dove avrebbe dovuto intraprendere "la formazione militare e l'addestramento alle tecniche di combattimento" per poter attuare, una volta tornato in Francia, la sua missione terroristica. L'uomo però è stato fermato prima di partire ed arrestato mesi fa dalla polizia francese ed ora dovrà presentarsi davanti ai giudici del Tribunale per rispondere alle accuse.
Altre reclute del terrorismo per colpire l'occidente
"Questo non è un caso isolato, di reclute come lui, programmate per colpire i francesi, ce ne sono sicuramente altre sul nostro territorio. Intercettarle, ottenere il massimo di informazioni su di loro e arrestarle è il solo modo per essere efficaci" ha spiegato Marc Trevidic, capo del pool antiterrorismo francese. Lo stesso 29enne arrestato, in una delle comunicazioni intercettate, aveva affermato di disporre di contatti con "altri fratelli desiderosi di raggiungere l'organizzazione".