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Terribile incidente stradale: la mamma non sa ancora che la figlioletta di un anno è morta

Da ormai sei settimane, Shanei Norris, 22 anni, è in ospedale. Si sta riprendendo, ma non sa ancora che sua figlia è morta in quello sconvolgente incidente. “Stiamo trovando il momento giusto per dirglielo, ma ogni volta che parla di Reanie è come se volesse cambiare discorso” spiega un’amica.
A cura di B. C.
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Ha riportato gravi ferite in un incidente automobilistico avvenuta nella provincia del Gauteng in Sudafrica. Si è salvata, ma non sa ancora che sua figlia di appena un anno, Reanie, è rimasta uccisa nel tragico schianto. Gli amici e la famiglia di Shanei Norris, 22 anni, hanno deciso di attenere ancora per dare alla giovane madre la terribile notizia. La ragazza subito due operazioni ed ora è cosciente, ma non ha ancora ben chiaro cosa è accaduto realmente quel maledetto giorno di sei settimane fa. "È molto difficile. Sappiamo che la schiaccerà assolutamente quando sentirà che sua figlia non c’è più. Non possiamo semplicemente dirglielo, dobbiamo aspettare il momento giusto” ha detto l'amica Noelene van Blerk. L’idea dei familiari è fare in modo che Shanei cominci a maturare in maniera autonoma il giorno dell’incidente e ciò che è accaduto realmente, prima di darle la terribile notizia. "È sveglia, ma non ricorda cosa è successo. Non ha ancora chiesto di Reanei, ecco perché non le abbiamo detto nulla” ha aggiunto Noelene.

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“La sua vita ruotava attorno a sua figlia” prima che fossero coinvolte in uno scontro frontale mentre portava la piccola in un centro per l'infanzia. “Reanei era nel suo seggiolino – spiega l’amica – ma le cinghie si sono strappate nell’urto ed è stata scaraventata fuori dalla macchina”. La piccolina è morta poco dopo. "Visitiamo Shanei ogni giorno e lei è quasi la persona che conoscevamo prima di quel giorno. Ha menzionato la figlia due volte, ma ogni volta che si entra più nel discorso inizia a parlare di qualcos'altro” spiega ancora l’amica. "In alcuni momenti non si rende conto di essere in ospedale, e non sa da dove provengono le sue ferite". Con l’obiettivo di raccogliere fondi per le sue cure in un ospedale privato, è stato fatto un appello online che a già raccolto 60.000 ZAR (4mila euro circa). "Non possiamo dire che venga curata male all'ospedale statale, ma vogliamo capire meglio cosa ha. Passiamo solo un'ora al giorno con lei. Non sappiamo se ha un danno cerebrale o una temporanea perdita di memoria” conclude Noelene.

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