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Terremoto, respinto il ricorso di Peppina: l’anziana deve lasciare la sua casetta

La 95enne Giuseppa “Peppina” Fattori entro 24 ore dovrà lasciare la sua casetta di San Martino di Fiastra. Questa la decisione presa dai giudici. L’anziana era rimasta senza tetto dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia.
A cura di Susanna Picone
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Nuovo capitolo della vicenda dello sfratto della signora Giuseppa Fattori, la “nonna Peppina” costretta a lasciare la sua casetta di legno a Fiastra (Macerata) perché sprovvista dell’autorizzazione paesaggistica. Entro ventiquattro ore l’anziana dovrà andare via dai suoi monti. È quanto ha stabilito il Tribunale del Riesame, che ha respinto il ricorso presentato dalla novantacinquenne. Nonna Peppina era rimasta senza tetto in seguito al terremoto che ha devastato lo scorso anno il Centro Italia. Nei giorni scorsi, la Procura aveva consentito una proroga alla anziana proprio in attesa del verdetto del Riesame. Ma secondo i giudici, la permanenza della vecchietta costituirebbe un aggravamento del reato di abuso edilizio. Il Tribunale ha quindi rigettato l'istanza presentata dalla famiglia della signora Fattori contro il sequestro disposto dalla Procura di Macerata. Come riporta la stampa locale, la decisione dei giudici è arrivata nel giorno in cui ricorre l’anniversario dei 75 anni di matrimonio dell’anziana che dunque, prima di andare via, farà dire una messa. Ancora da decidere dove, probabilmente domattina, nonna Peppina andrà adesso a vivere. La scorsa settimana la figlia l’aveva portata a casa sua a Castelfidardo.

Salvini a Fiastra dalla vecchietta terremotata

La battaglia dell’anziana terremotata, che aveva chiesto di morire nella sua terra, è diventata un caso nazionale che ha attirato anche diversi politici. Ieri ad esempio, per la seconda volta nel giro di due settimane, a San Martino di Fiastra da Giuseppa Fattori è arrivato il leader della Lega Matteo Salvini. “Al di là della gioia di averla incontrata di nuovo, ribadisco l'impegno concreto per Peppina. Oggi stesso chiederemo un incontro alla presidente della Camera Laura Boldrini e al presidente del Senato Pietro Grasso. Ci sono quattro proposte di legge per sanare l'abusivismo di questo tipo. Tutti a parole sono d'accordo. Non mi interessa quale di quelle quattro sarà approvata, l'importante è che si faccia. Se il Parlamento si decide, ci vuole un'ora per farla. Speriamo che se ne discuta già la prossima settimana”, così Salvini parlando dello sfrutto della vecchietta.

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