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Terremoto in Sicilia: mattinata di paura. Scossa di magnitudo 3.3 a Ragalna

Tre scosse hanno destato la popolazione della provincia di Catania e Enna. La più forte, di livello 3.3 gradi della scala Richter, è stata registrato a Ragalna. Non sono stati segnalati danni o feriti.
A cura di Biagio Chiariello
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Trema la Sicilia: un terremoto di livello 3.3 gradi della scala Richter è stato registrato nella provincia di Catania.  Il sisma, rilevato dalla sala dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si è originato ad una profondità di zero km, alle 9 e 50 minuti di giovedì 8 marzo. Un minuto prima, un’altra scossa di livello inferiore (2.8ML) aveva fatto tremare sempre la stessa zona. Una terza di magnitudo 2.5 è stata registrata alle 9,55 sempre a Ragalna, un piccolo comune siciliano di 3.649 abitanti. r. Tre scosse avvenute nel giro di sei minuti subito segnalate dall'Ingv, sempre attento nel monitoraggio dell'attività sismica in Italia e all'estero. Al momento non sono stati segnalati danni o feriti.

I comuni coinvolti dal sisma, in un raggio di 20 Km dall'epicentro, Ragalna, sono: Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Adrano, Nicolosi, Belpasso, Paternò, Pedara, Zafferana Etnea, Trecastagni, Camporotondo Etneo, San Pietro Clarenza, Bronte, Milo, Viagrande, Mascalucia, Tremestieri Etneo, Santa Venerina, Gravina di Catania, Aci Bonaccorsi, Maletto, San Giovanni la Punta, Aci Sant'Antonio, Sant'Agata li Battiati, Sant'Alfio, Misterbianco, Motta Sant'Anastasia, Centuripe, Aci Catena, San Gregorio di Catania e Valverde; trentuno comuni che, secondo i dati Istat 2016, contano circa 494600 abitanti. Catania e Enna sono le province a cui appartengono i comuni più vicini all'evento sismico. L'unica regione interessata è la Sicilia.

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