200 CONDIVISIONI

Terra dei fuochi: stop alle analisi dei terreni, ora si cercano rifiuti radioattivi

Stop temporaneo alle indagini iniziate a maggio, occorre prima verificare se siano stati interrati rifiuti radioattivi o scorie nucleari.
A cura di Antonio Palma
200 CONDIVISIONI
Immagine

Non sembra esserci pace per la cosiddetta Terra dei fuochi, l'area al confine tra le province di Napoli e Caserta dove la criminalità organizzata ha seppellito negli anni migliaia di tonnellate di rifiuti illecitamente. I campionamenti dei terreni iniziati il 12 maggio, e che si sarebbero dovuti concludere il 7 giugno, infatti sono stati momentaneamente interrotti per cercare altri tipi di rifiuti, decisamente più pericolosi, vale a dire quelli radioattivi. Lo stop alle analisi per trovare rifiuti tossici nei terreni della Terra dei fuochi è stato ordinato  dall'Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, con una lettera inviata lo scorso 28 maggio a tutti gli enti preposti ai controlli. "Si invitano le autorità preposte a voler impartire disposizione affinché venga data immediata esecuzione alla sospensione delle attività sui siti di terza e quinta categoria. Sarà cura dello scrivente comunicare con successiva disposizione il riavvio delle attività medesime" si legge nella missiva che fa riferimento ai 51 siti tra le province di Napoli e Caserta individuati dalla task force interministeriale e suddivisi appunto in fasce.

Possibili scorie nucleari nella Terra dei Fuochi

Forestale, uffici competenti dell'Asl e Arpac impegnati nei controlli così sono stati costretti ad interrompere i rilievi. A quanto si apprende, la sospensione è stata necessaria perché prima dei rilievi occorrerà indagare se nelle stesse aree siano stati nascosti fusti tossici. Per questo si useranno anche droni e tecniche come la magnetometria e la spettrometria. Bisognerà inoltre verificare l'eventuale presenza nel sottosuolo di materiali radioattivi perché non si esclude che nella Terra dei fuochi possano essere state nascoste addirittura scorie nucleari.

200 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views