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Terni: suicida il comandante provinciale della Guardia di Finanza

Il colonnello delle Fiamme Gialle Massimiliano Giua trovato senza vita sul Monte Argentario, in Toscana, dove è stato individuato da due escursionisti. Il militare, che proprio a Grosseto aveva ricoperto l’incarico di comandante provinciale fino ad un anno fa prima di arrivare in Umbria, si sarebbe tolto la vita sparandosi un colpo di pistola.
A cura di Antonio Palma
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Drammatica scoperta nelle scorse ore in Toscana. Un gruppo di escursionisti ha rinvenuto a terra, lungo un sentiero di montagna in provincia di Grosseto, il corpo senza vita del colonnello della Guardia di Finanza Massimiliano Giua, Comandante Provinciale delle Fiamme Gialle di Terni. Secondo quanto riporta l'edizione umbra de Il Messaggero, il militare si sarebbe tolto la vita sparandosi un colpo di pistola. Il cadavere dell'ufficiale , che non è sposato e non ha figli, giaceva sul Monte Argentario dove è stato individuato da due passanti. Al momento non si conoscono ancora le cause che avrebbero condotto il Colonnello Giua al suicidio, ma da indiscrezioni riportate daGrNet.i , l'ufficiale della Guardia di Finanza avrebbe lasciato degli scritti indirizzati alle persone a lui care in cui spiegherebbe l'estremo gesto .

Il colonnello Massimiliano Giua, 48 anni,  prestava servizio al Comando Provinciale delle Fiamme Gialle di Terni dove era arrivato circa un anno fa proveniente proprio da Grosseto, dove negli ultimi quattro anni aveva comandato i finanzieri dell’intera provincia. Nato in Germania, precisamente a Francoforte, Giua si era arruolato nelle Fiamme gialle nell’ottobre 1989, per poi lavorare con incarichi di comando anche a Trani, Roma e Torino. Nel corso degli anni ha ricoperto ruoli di staff presso l’Ufficio Stampa del Comando Generale e, quale Capo Ufficio Operazioni, presso il Comando Regionale Piemonte. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi “La Sapienza “ di Roma e in Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria presso l’Università degli Studi “Tor Vergata” della Capitale, nonché il Master di 1° livello in “Studi internazionali strategico-militari”. Come docente ha svolto attività di insegnamento in materia di “Tecniche di polizia tributaria”, “Polizia doganale” e “Diritto doganale” presso l’Accademia del Corpo e la Scuola di Polizia Tributaria. Insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e di Medaglia d’Argento al Merito di lungo comando, era Consigliere giuridico delle Forze Armate.   In Umbria l'ufficiale  aveva seguito tutte le più importanti indagini dell'inchiesta Spada e quelle che riguardavano la sanità.

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