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Teatro alla Scala di Milano, a 150 anni dalla morte di Rossini una mostra ne celebra il genio

In occasione del 150° anniversario della scomparsa del grande compositore, la Scala allestisce una mostra che ripercorre fortuna e allestimenti scaligeri delle sue opere. L’esposizione, dal titolo “Gioachino Rossini al Teatro alla Scala”, sarà aperta al pubblico fino al 30 settembre.
A cura di Redazione Cultura
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In occasione del 150° anniversario della scomparsa del compositore la Scala allestisce una mostra che ripercorre fortuna e allestimenti scaligeri delle sue opere. L’esposizione, dal titolo “Gioachino Rossini al Teatro alla Scala”, sarà aperta al pubblico fino al 30 settembre. Con la mostra si inaugura la nuova illuminazione del Museo realizzata con Edison, dedicata al "Giove della musica”. Il Teatro alla Scala, che con il suo Direttore Musicale Riccardo Chailly ha ricordato il grande compositore riportando in scena "La gazza ladra" nella scorsa Stagione ed eseguendo la "Messa per Rossini" dedicatagli dai compositori italiani, torna a celebrarne la figura nel 150° anniversario della morte con una mostra presso il Museo Teatrale. Pier Luigi Pizzi, che ne è il curatore, si è dichiarato commosso dalla possibilità di lavorare all'allestimento sul maestro al Piermarini:

C'è molto del Maestro in queste stanze. Intanto c'è Lui, in diversi momenti della sua vita, da Camuccini a Nadar, ci sono i suoi interpreti e poi il suo impresario Barbaja, il suo librettista Felice Romani, il suo scenografo Alessandro Sanquirico, i compositori del suo tempo e tantissimi altri personaggi a Lui legati. Quasi tutte le sue opere sono state rappresentate al Teatro alla Scala, alcune sono nate qui. Una cosa è certa. Dobbiamo documentare quel che di Rossini è stato rappresentato su questa scena. E bisogna rassegnarsi a fare delle scelte drastiche, perché il materiale è sterminato.

Il percorso espositivo comprende oltre 100 opere, coinvolge per la prima volta tutto il Museo, inaugurando la nuova illuminazione realizzata in collaborazione con Edison, il cui legame con la Scala risale al 1883 quando la sala del Piermarini divenne il primo edificio pubblico italiano illuminato elettricamente. Nelle sale del primo piano saranno le luci a raccontare la figura e la musica di Rossini evidenziando i numerosi ritratti e cimeli già presenti nelle collezioni, ai quali si aggiungeranno nuovi elementi tra i quali il manoscritto di Tancredi e uno schizzo scherzoso di alcune battute da aggiungere all’Attila verdiano. Gli spazi della Biblioteca “Livia Simoni” ospitano un percorso attraverso gli allestimenti scaligeri delle opere di Rossini, da Alessandro Sanquirico alla recente "Gazza ladra" di Gabriele Salvatores.

La mostra è arricchita da tre video realizzati da Punto Rec Studios. Il primo accoglie i visitatori con una sintetica presentazione del compositore; il secondo, proiettato nella sala video al primo piano, affronta più diffusamente gli aspetti principali della sua musica ripercorrendo le tappe della Rossini-Renaissance attraverso le grandi voci che hanno dato vita agli spettacoli scaligeri; l’ultimo presenta invece la fortuna di Rossini nella danza, nel cinema e nella pubblicità spaziando dall’Aterballetto a Kubrick e ai cartoni animati.

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