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Tav, contro-dossier positivo, Toninelli: “Analisi è una sola”. Salvini: “Non mi convince”

Il professor Pierluigi Coppola, che ha deciso di non firmare l’analisi redatta dal team di Ponti, ha consegnato al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli un contro-dossier, secondo cui i vantaggi per la realizzazione della Tav ammonterebbero a 400 milioni. Il ministro dei Trasporti: “L’analisi costi/benefici ufficiale è una sola ed è quella che è stata fatta dal team coordinato dal professor Ponti, di cui il bravissimo ingegner Coppola non faceva parte”
A cura di Annalisa Cangemi
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L'analisi costi-benefici sulla Tav, che è stata realizzata su richiesta del MIT, "è una sola" ed è quella stilata dal "team del professor Ponti". Lo ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e dei Lavori Danilo Toninelli, a Radio inBlu, specificando comunque di essere "molto favorevole al dibattito". E ha spiegato: "L'analisi costi/benefici ufficiale è una sola ed è quella che è stata fatta dal team coordinato dal professor Ponti, di cui il bravissimo ingegner Coppola non faceva parte. Il professor Coppola fa parte della struttura tecnica di missione insieme ad altre 14 persone e ha dato un contributo con un appuntino di tre pagine, che evidentemente non può essere equiparato all'unica analisi costi-benefici". Poi ha ribadito: "Da una parte c'è una relazione ufficiale, dall'altra un piccolo contributo di un ingegnere non economista che dice la sua". 

Il ministro Danilo Toninelli si riferisce allo studio del professore dell'università di Tor Vergata, il professor Pierluigi Coppola, che ribalterebbe le conclusioni del dossier del ministero dei Trasporti. L'analisi commissionata dal ministro Danilo Toninelli ha quantificato in circa 7-8 miliardi di euro la differenza tra costi sostenuti e benefici conseguiti, che deriverebbero dalla realizzazione dell'opera. Come ha riportato ‘La Stampa', secondo il contro-dossier di Coppolal'ingegnere che ha deciso di non partecipare ai lavori e di non firmare l'analisi di Ponti, ci sarebbero invece vantaggi per 400 milioni di euro, che arriverebbero a 500 milioni, nel caso in cui l'Ue decidesse di aumentare la quota di finanziamento dal 40% al 50%. Secondo Coppola l'idea di mettere in relazione i costi dell'opera con il minor gettito per lo Stato (circa 1,6 miliardi) legato alle accise sulla benzina, che diminuirebbe proprio perché il trasporto su gomma verrebbe sostituito da quello su ferro, sarebbe debole, perché non rispetterebbe le linee guida del ministero per la valutazione degli investimenti pubblici, né appare coerente con la guida della Commissione Ue all’analisi costi-benefici.

Si tratta di un documento di sei pagine, che Coppola ha già consegnato nelle mani di Toninelli: vengono elencati i punti di disaccordo emersi nelle discussioni tra esperti già nella fase istruttoria dell’analisi. Coppola ha criticato soprattutto il metodo, che a suo dire meriterebbe ulteriori approfondimenti.

Questa mattina però Matteo Salvini ha espresso dubbi proprio sulla relazione ufficiale di Ponti: "L'analisi costi-benefici non mi ha convinto. Più veloci viaggiano le merci e le persone e meglio è". 

Il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani ha ribadito quanto detto ieri dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi: "L'analisti costi-benefici della Tav è uno studio che io definisco farlocco", in quanto "ha una visione molto limitata. È come se la Torino Lione non fosse parte di una grande strategia, di un disegno per sviluppare trasporti e quindi anche la crescita in Europa, ma fosse una linea ferroviaria locale. Manca veramente una visione complessiva".

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