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Taranto, Francesco muore a 20 anni ucciso dall’anemia emolitica: “Addio all’eroe dei Tamburi”

È morto a 20 anni Francesco Vaccaro, affetto dall’età di 7 anni da una anemia emolitica autoimmune che lo aveva costretto a vivere attaccato alla macchina dell’ossigeno. A Taranto, sua città natale, è diventato un vero e proprio eroe per aver combattuto contro l’inquinamento ambientale: “Adesso è libero”.
A cura di Ida Artiaco
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Francesco Vaccaro (Facebook).
Francesco Vaccaro (Facebook).

Non ce l'ha fatta Francesco Vaccaro, il 20enne di Taranto affetto da un'anemia emolitica autoimmune, diventato negli anni un vero e proprio simbolo della lotta ambientale e del quartiere Tamburi, ovvero la zona in cui sorge l'ex Ilva. Figlio di un ex lavoratore dell'acciaieria, Donato, e di una segretaria del Pd, Milena, è morto dopo aver combattuto a lungo contro una malattia che alla fine non gli ha lasciato scampo. È stata proprio la madre ad annunciarne il decesso: "Francesco adesso è libero", ha detto tra le lacrime. Da 14 anni viveva attaccato ad una macchina dell'ossigeno ma aveva speranza e sopratutto molta fede. Aveva 7 anni quando gli è stata diagnosticata la malattia, caratterizzata da calo del numero di globuli rossi, difficoltà respiratorie e affaticamento. Nonostante ciò, nel 2017 è riuscito a realizzare uno dei suoi sogni: diplomarsi in produzioni audiovisive, anche se quello è stato uno dei periodi più difficili della sua esistenza, sempre ricoverato in ospedale per l'acuirsi dei sintomi.

Il suo motto era: "Arrendersi? Mai!", che è diventato anche il titolo scelto per il suo libro di fotografie, altra sua passione, che aveva fatto pubblicare e diffondere lo scorso anno. I ricavati del libro sono stati donati all'associazione Make A Wish Italia, che aiuta a realizzare i desideri dei malati terminali. Ha amato fino alla fine la sua città, Taranto. Viveva nel difficile quartiere Tamburi: la sua casa è affacciata sulle ciminiere dell'acciaieria ex Ilva. "Nessun dottore ci ha mai certificato che le patologie di Francesco siano da mettere in relazione all'inquinamento", avevano ribadito i genitori in un'intervista pubblicata lo scorso anno dal quotidiano TarantoBuonaSera.

In uno dei suoi ultimi post condivisi sui social network, aveva scritto: "Stavolta questa degenza mi sta mettendo alla prova in maniera dura. So che affronterò prove più dure e certamente fuori regione. Mi aspettano viaggi. Non mi arrendo anche se la stanchezza affiora. Grazie ai miei genitori. A tutti voi grazie perché continuate a starmi vicino. Mi date la forza per andate avanti". E invece, si è fermato. Sono tantissimi i messaggi arrivati in queste ore alla famiglia, che lo ricordano come un esempio. Tra questi c'è anche quello dell'ex segretario del Pd Maurizio Martina, che lo aveva incontrato ad agosto dello scorso anno. "Ti ho visto l'ultima volta durante il nostro incontro per il congresso proprio a Taranto – ha scritto il politico – . Mi hai detto: ‘Continuo a combattere'. Ora la malattia ti ha portato via. Ma noi ti ricorderemo sempre". I funerali di Francesco si svolgeranno venerdì 31 maggio alle 16:30 presso la chiesa del Gesù Divin Lavoratore.

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