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Taranto, call center cerca operatore cartomante: “Stipendio di 2mila euro al mese”

A denunciarlo la CGIL di Taranto: “Abbiamo individuato una offerta di lavoro che lascia senza parole: un call center cerca lavoratori esperti in cartomanzia dichiarando di sottoporre il contratto nazionale di riferimento, ma con un compenso addirittura più alto”.
A cura di Davide Falcioni
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Che la vita di un operatore di call center possa essere estremamente faticosa e malpagata è noto a tutti. C'è però un'eccezione ed è stata denunciata dalla CGIL di Taranto, che ha inviato una segnalazione all'ispettorato del lavoro affinché approfondisca la vicenda. Il titolare di un call center pugliese sta infatti cercando un operatore in grado di fare il cartomante telefonicamente. Il salario? Non poche centinaia di euro mensili, come accade a molti, bensì ben duemila euro: "La battaglia sul settore dei call center irregolari – ha dichiarato Andrea Lumino, segretario generale Slc Cgil Taranto – sta raggiungendo livelli inimmaginabili a cui è necessario porre un freno che solo la rete tra sindacati e istituzioni può garantire. Se fino a questo momento eravamo abituati oramai a scovare situazioni al di fuori della norma con grandi committenti che schiavizzano donne e uomini per pochi centesimi all'ora, nelle scorse ore abbiamo individuato una offerta di lavoro che lascia senza parole: un call center cerca lavoratori esperti in cartomanzia dichiarando di sottoporre il contratto nazionale di riferimento, ma con un compenso addirittura più alto".

Il titolare del call center promette infatti uno stipendio tra i mille e i 2.000 euro mensili. "L'esperienza – sostiene il sindacalista – ci porta a credere che le promesse saranno puntualmente disattese, ma ciò che in questo momento preoccupa maggiormente è che vengano comunque diffuse senza scrupolo alcuno. Chi le formula evidentemente ritiene di non rischiare nulla. A perderci, verosimilmente, potrebbero essere esclusivamente i lavoratori e i clienti". La Slc Cgil ha chiesto al sindaco di Taranto un incontro "per redigere insieme – conclude Lumino – un protocollo sulla legalità che riguardi il settore dei call center. Lottiamo da anni affinché in questa terra non si continui a giocare sulla disperazione delle persone e la crisi per fare facili profitti magari sfruttando, come sembra annunciare questo caso, la buonafede della gente semplice o lo stato di bisogno di aspiranti cartomanti pur di fatturare".

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