Taiwan, devastanti esplosioni per fughe di gas: è strage

È di almeno venticinque morti e di oltre 270 feriti il bilancio, ancora provvisorio, della notte da incubo vissuta a Taiwan. Delle fughe di gas hanno provocato una serie di esplosioni nella città di Kaohsiung, nella parte meridionale del Paese. Le deflagrazioni – avvenute nella notte tra giovedì e venerdì – hanno investito il quartiere di Cianjhen, causando diversi incendi e scavando lunghe trincee nelle strade. Auto e moto sono state ribaltate dalle onde d'urto. Tra le decine di vittime ci sono anche quattro pompieri che erano intervenuti sul posto a seguito dello spaventoso incidente. Altri 22 sono rimasti feriti nelle operazioni di soccorso per le quali sono stati mobilitati 1.392 membri del servizio d'emergenza e 84 mezzi dei vigili del fuoco, 1.439 soldati e 125 veicoli militari. Stando a quanto riferisce il governo di Taiwan tramite il premier Yi-huah le esplosioni avvenute nella notte sarebbero state almeno cinque. Impressionanti le immagini diffuse dalle emittenti tv che mostrano giganteschi incendi e veicoli ribaltati. Testimoni hanno anche parlato di autentiche palle di fuoco che si sono alzate in cielo.

Taiwan sconvolta da una serie di esplosioni

Le persone nell'area sono state trasferite in alcune scuole, mentre le squadre di pompieri erano al lavoro per estinguere le fiamme. La maggior parte degli incendi, stando alle ultime notizie, sarebbe stata domata. Non è ancora stata ufficializzata la causa delle fughe di gas, che sembra però – secondo notizie di stampa – siano state provocate dalla rottura di tubature di gas. La fuga di gas nella città di Kaohsiung è iniziata alle 20,46 locali (le 14,46 in Italia) e dopo poco più di un'ora sono iniziate diverse esplosioni in un'area di 2/3 kmq. La serie di esplosioni, da quanto si apprende, ha colpito un quartiere dove sono presenti diverse aziende petrolchimiche che operano attraverso condotte sotterranee scavate a fianco del sistema fognario di Kaohsiung.