Svolta nel giallo Sherman, non è suicidio: il re dei farmaci e la moglie sono stati uccisi
Quando Barry Sherman, il re dei farmaci fondatore del gigante Apotex, e su moglie Honey sono stati trovati senza vita nel seminterrato della loro casa a Toronto, in Canada, lo scorso 16 dicembre, i più hanno pensato che si fosse trattato di un caso di omicidio-suicidio, anche perché non c'era alcun segno di effrazione nella super villa che condividevano in un quartiere esclusivo a Nord della città, come hanno riportato in un primo momento le autorità. Ma, a poco più di un mese dalla tragedia, è arrivata una svolta che potrebbe far risolvere il giallo intorno alla morte dei due coniugi.
Pare, infatti, che la coppia sia stata uccisa e da più di un killer, come sostengono alcuni investigatori privati ingaggiati dalla famiglia, scontenta da come le autorità stavano portando avanti il caso, pur trattandole come "morti sospette". Lo riferisce l'emittente canadese Cbc. Secondo i detective, i due corpi sarebbero stati trovati seduti nel seminterrato sul pavimento accanto ad una piscina coperta e con il collo e i polsi fasciati con cinghie di cuoio. Il che conferma quanto dichiarato dal medico legale, per il quale il decesso è stato dovuto a strangolamento.
Alla luce di altre analisi, gli investigatori hanno affermato che probabilmente l'omicidio degli Sherman sia avvenuto almeno due giorni prima del ritrovamento dei loro cadaveri, anche perché Barry indossava gli stessi abiti con cui è stato visto l'ultima volta. Pare anche che la moglie abbia cercato di difendersi da una possibile aggressione, dal momento che sono stati trovati tagli sul naso e sulle labbra e lei stessa giaceva in una pozza del suo sangue quando sono stati scoperti. Intanto, la polizia di Toronto non ha commentato le nuove indiscrezioni né rilasciato ulteriori indiscrezioni sulle due morti, che continuano comunque a classificare come "sospette". Il giallo continua.