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Suona il metal detector in tribunale: è il vibratore di una avvocatessa

Imbarazzo al tribunale di Mantova dove la borsetta di una giovane avvocatessa è stata perquisita dopo l’allarme del metal detector. Ma a far scattare l’allerta non era un’arma, ma un vibratore.
A cura di S. P.
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Tribunale di Mantova, ore undici di giovedì mattina. Una giovane avvocatessa si appresta a compiere un gesto di routine, come quello di posare la sua borsa sul rullo trasportatore di un metal detector. Ma questa volta qualcosa “va storto” e infatti il metal detector inizia a suonare. Cosa nasconde di "proibito" la giovane avvocatessa nella sua borsa? L’immagine che appare sullo schermo – scrivono alcuni quotidiani locali che hanno riportato la “curiosa” notizia – è quella di un oggetto con base metallica e per il resto in gomma. Insomma, non è sicuramente un’arma. E a quanto pare, mentre i presenti al tribunale di Mantova iniziavano a capire cosa potesse contenere quella borsa, l’avvocatessa avrebbe difficilmente celato il suo imbarazzo e avrebbe tentato di dare una “spiegazione”. Nella sua borsa, infatti, l’avvocato trasportava un vibratore a pile che a un certo punto gli agenti le avrebbero anche chiesto di mostrare. “Un regalo per un’amica che stasera festeggia l’addio al nubilato”, avrebbe spiegato la donna. E alla fine tutto si è risolto con una risata.

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