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Suicida come l’amico dopo il funerale: 13enne trovato morto in casa dai parenti

Si è ucciso mentre la madre e il fratello erano al funerale del 14enne di Marghera che si era tolto la vita una settimana prima. Mentre il 18 gennaio una 18enne e si era lanciata dal quinto piano del palazzo della nonna sempre a Mestre Nessun legame tra le tragedie, dice la polizia.
A cura di Biagio Chiariello
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Un elenco di suicidi che si allunga e che ora invita gli inquirenti a farsi delle domande. Anche perché sembra trattarsi di tragedie che, almeno all’apparenza, non hanno alcuna spiegazione. A Mestre, nel rione Pertini, ieri mattina, 14 febbraio, un altro adolescente è stato trovato morto nell'abitazione che condivide con i genitori e con un fratello. Purtroppo l'intervento dei medici del 118 non è servita a nullo: allo staff sanitario non è rimasto altro che constatare il decesso del giovanissimo, 13 anni di origini straniere. La sua famiglia si era trasferita da poco in zona. Nessuno dubbio sul fatto che si tratterebbe di un gesto estremo: a lanciare l'allarme secondo alcuni vicini sarebbe stata la nonna.

Si è suicidato dopo il funerale di un altro ragazzino

Sul posto per i rilievi di rito sono intervenute le volanti della polizia, i cui agenti hanno cercato di ricostruire la dinamica della tragedia. Un particolare certamente non da sottovalutare è il fatto che il 13enne conosceva l’adolescente (di appena un anno più grande) che si era ucciso esattamente una settimana prima, mercoledì 7 febbraio. Il fratello del ragazzino di Mestre, infatti, era un amico del giovane di Marghera. Tanto che lo stesso giorno in cui ha compiuto l’estremo gesto, la madre e il fratello erano andati al funerale del 14enne. L’allarme è scattato non appena sono tornati a casa dalla cerimonia funebre e hanno trovato il ragazzo impiccato. Volanti e Suem sono arrivati a sirene spiegate: i medici del pronto soccorso hanno provato a lungo a rianimare il 13enne, ma non c’è stato nulla da fare.

18 enne suicida a Mestre il 20 gennaio scorso

C’è da dire che il 18 gennaio scorso una diciottenne si era lanciata dal quinto piano del palazzo della nonna, in via Einaudi, sempre a Mestre. Anche in quel caso i soccorsi si rivelarono purtroppo inutili.  Ad ogni modo, gli inquirenti escludono che ci possano esserci elementi concreti che colleghino le tre tragedie. Un elemento che possa aver scatenato uno spirito di emulazione o, peggio, abbia fatto da istigatore. Quel che rimane è il dolore immenso di tre famiglie, che hanno perso un figlio e non sanno il perché.

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