518 CONDIVISIONI

Studenti liceali in ginocchio e con le mani in testa: polizia francese sotto accusa

Le immagini riprese davanti ad un liceo a nord di Parigi dopo gli scontri tra forze dell’ordine e studenti che protestavano contro la riforma della scuola. Il video, diffuso sui social ha scatenato molte polemiche sui comportamenti della polizia che però si difende: “Bisognava interrompere le violenze incontrollate”
A cura di Antonio Palma
518 CONDIVISIONI
Immagine

Decine di studenti liceali fermati, messi in ginocchio e con le mani in testa, in riga o di fronte a un muro, sorvegliati a vista dagli agenti di polizia in assetto antisommossa: sono le immagini che di vedono in un video diffuso nelle scorse ore sui social e che sta facendo molto discutere in Francia. Le immagini arrivano da  Mantes-la-Jolie dove gli studenti locali si erano uniti alle manifestazioni di protesta indette in tutto il paese contro  una serie di riforme della scuola e dell’università. In zona, una cittadina a nord di Parigi, si era assistito a scene di guerriglia con danneggiamenti, auto incendiate e scontri tra manifestanti e polizia. La scena, come spiegano i media francesi, è stata ripresa nella giornata di giovedì 6 dicembre proprio davanti ai licei Saint-Exupery e Jean-Rostand di Mantes-la-Jolie

Durante la giornata erano state centinaia le scuole interessate dalla protesta che contesta la nuova riforma dell'istruzione e, secondo le autorità francesi, alla fine  quasi duecento giovani tra i 12 e i 20 anni sono finiti sotto la custodia della polizia nel dipartimento degli Yvelines. La protesta indetta da due importanti sindacati studenteschi aveva bloccato circa duecento scuole superiori i cui studenti sono scesi in piazza. In tutto il paese però i cortei spesso si sono trasformati in scontri con la polizia e centinaia sono stati gli arresti tra cui quello di Mantes-la-Jolie che ha scatenato polemiche sui comportamenti degli agenti. Lo stesso ministro dell’Educazione Jean-Michel Blanquer ha definito il video"scioccante" . Per il commissario della cittadina, Arnaud Verhille, però era necessario perché "Bisognava interrompere un processo incontrollato che coinvolgeva anche gruppi di persone armate".

518 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views