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Strangola la figlia 16enne durante un rituale satanico: “Me lo ha detto La Morte”

Jonathan Alberto Henao, 33enne colombiano, ha assassinato la figlia, le ha messo una coperta addosso ed è andato direttamente a costituirsi. L’omicidio sarebbe stato commesso in una sorta di rituale mentre l’uomo era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
A cura di Biagio Chiariello
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Quando si è consegnato alla polizia per l’omicidio della figlia, ha spiegato che “è stato Il Triste Mietitore” a dirgli di farlo. Il corpo di America Diana Henao Sanchez, 16 anni, è stato ritrovato sotto una coperta: la giovane è stata strangolata a morte a Cali, nel dipartimento colombiano occidentale della Valle del Cauca. Jonathan Alberto Henao, 33 anni, ha poi affermato di aver sentito delle voci nella sua testa prima di portare a termine il "rituale satanico". I vicini sostengono che il giorno dell'omicidio, l’uomo padre di due figli, avrebbe consumato droghe e ascoltato musica heavy metal, secondo quanto riferito dai media USA.

“Ci ha detto di aver ucciso sua figlia", ha detto ai giornali locali il comandante della polizia di Cali, il colonnello Oscar Lamprea. "Era coerente e lucido, ha spiegato che una voce dentro di lui gli diceva di ucciderla. Ci ha detto che era La Morte a parlargli” ha aggiunto il militare. Il comandante della polizia Leonidas Basto ha aggiunto: "È stato confermato che l'adolescente è stata assassinata da suo padre, che poi ha lasciato il luogo dell’omicidio e si è recato direttamente alla corte di giustizia dove ha ammesso di averla strangolata”.

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I media locali hanno riferito che Henao, divorziato, lavora come falegname e ha un altro figlio (pare avuto da una donna diversa da quella con cui ha generato America) che ha vissuto con lui negli ultimi tre mesi. La 16enne non viveva con Henao, ma le sue pagine sui social media mostrano quanto lei adorasse suo padre. E sempre da quanto si vede nelle foto circolate su Internet, l'uomo sul petto ha tatuato il nome della giovane ammazzata. Secondo i rapporti, la ragazzina viveva con la madre, pur vedendo il padre nei fine settimana. Il 33enne deve ora rispondere di omicidio.

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