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Strage di Ustica

Strage di Ustica, per la Cassazione i Ministeri devono risarcire anche Itavia

La Corte di cassazione ha confermato la condanna inflitta ai misteri coinvolti nella vicenda per “omessa attività di controllo e sorveglianza della complessa e pericolosa situazione venutasi a creare nei cieli di Ustica”. I giudici ancora una volta ribadiscono la tesi della battaglia aerea sui cieli italiani come scenario dietro la strage di Ustica.
A cura di Antonio Palma
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Non solo i familiari delle vittime della Strage di Ustica, il governo italiano, per conto dei suoi ministeri coinvolti nella vicenda, deve risarcire anche la compagnia aerea Itavia il cui velivolo Dc9 si schiantò il 27 giugno del 1980 nelle acque di Ustica durante un battaglia tra caccia nei cieli. È quanto ha stabilito la Corte di Cassazione in una nuova sentenza sulla tragica vicenda costata la vita alle 81 persone a bordo del volo di linea.  Per l'alta corte, i ministeri sono colpevoli di "omessa attività di controllo e sorveglianza della complessa e pericolosa situazione venutasi a creare nei cieli di Ustica". Come si legge nella sentenza, se i ministeri "avessero adottato le condotte loro imposte dagli specifici obblighi di legge, l’evento non si sarebbe verificato" poiché "attraverso un’adeguata sorveglianza della situazione dei cieli sarebbe stato possibile percepire la presenza di altri aerei lungo la rotta del Dc9 e, quindi, adottare misure idonee a prevenire l’incidente, ad esempio non autorizzando il decollo, assegnando altra rotta, avvertendo il pilota della necessità di cambiare rotta o di atterrare onde sottrarsi ai pericoli connessi alla presenza di aerei militari o, infine, intercettando l’aereo ostile con aerei militari italiani".

Resta da stabile ora l’entità del risarcimento visto che i giudici dovranno confermare o modificare la somma già decisa in appello. Rigettando il ricorso dei ministeri contro la sentenza della Corte d’Appello di Roma del 2013, che aveva stabilito un risarcimento di 265 milioni di euro per la compagnia fallita in seguito alla strage, la Cassazione dunque conferma ancora una volta la tesi della battaglia aerea sui cieli italiani come scenario dietro la strage di Ustica. L'ipotesi, sempre rigettata dai militari e mai chiarita fino in fondo, è che l'aereo si sia trovato nel bel mezzo di una battaglia aera tra caccia stranieri, in particolare aerei Nato Usa e francesi e mig libici, e sia stato colpito per errore da un missile. La stessa tesi era stata confermata nel giugno dell'anno scorso anche dalla Corte d’Appello di Palermo che aveva condannato lo Stato a risarcire oltre 17 milioni di euro a 29 familiari delle vittime della strage  sempre perché  i ministeri non assicurarono adeguate condizioni di sicurezza ai viaggiatori.

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