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Elezioni politiche 2018

Elezioni politiche 2018, Salvini: “Con meno clandestini forse piangiamo di meno”

Nell’intervista a “In mezz’ora” Salvini punta sul tema della sicurezza, e nega ci possa essere una deriva fascista nel nostro Paese: “Il vero problema è il terrorismo islamico o la disoccupazione”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Noi stiamo crescendo perché ex elettori di sinistra e M5s mi dicono che voteranno per noi perchè un po' di sicurezza in più la garantiamo vedendo i posti dove la Lega è al governo. Io chiedo la fiducia degli italiani per il nostro progetto di Italia non sulla cronaca nera. Se avessimo fatto entrare meno clandestini piangeremmo un po' di meno". Questa è la posizione di Matteo Salvini sulla strage di Macerata e sull'uccisione di Pamela Mastropietro.

Per il leader della lega la questione primaria da risolvere è proprio la sicurezza: "Se la legge è sbagliata va cambiata. La violenza non è mai la soluzione, sicuramente il fatto che ci fossero uno più spacciatori nigeriani in giro non aiuta il convivere civile. Dal 5 marzo i clandestini saranno rimessi sul primo aereo e mandati a casa loro".

In un'intervista con Lucia Annunziata a "In mezz'ora", che Salvini ha rilasciato poco prima dell'alleato in coalizione Silvio Berlusconi, il leghista ha rimarcato la sua distanza da chi ha paventa un ritorno del fascismo: "Veramente c'è chi pensa che stiamo correndo il rischio di ritorno del fascismo o del comunismo in Italia? Ma siamo seri, il problema è il terrorismo islamico o la disoccupazione. Io sono contro ogni dittatura o violenza. Sono antifascista, anti nazista, e ritengo che l'estremismo islamico sia il vero pericolo. Sono a favore della democrazia".

E così per Salvini la soluzione per scongiurare altre stragi come quella della città marchigiana, è quella di ridurre gli arrivi di immigrati irregolari in Italia: "La sinistra è da settimane che avendo fallito al governo si inventa i pericoli del razzismo e l'invasione degli alieni. E ha insistito su Macerata. Voglio dire poi una cosa: aiutare un bambino in Kenia costa un euro mentre qui ne paghiamo 35 per farli stare in albergo. L'immigrazione è un business fatto da qualche cooperativa che poi forse gira soldi a qualche partito. Gli immigrati regolari mi dicono di tener duro e di non fa entrare clandestini". Concretamente Salvini pensa di poter mandar via l'80% dei richiedenti asilo attualmente presenti ne nostro Paese, come ha detto anche durante un suo intervento a Vicenza: "I centri migranti sono solamente un business sulla pelle di questi disgraziati. Mi riferisco a tutte le cooperative, gli alberghi, le caserme, le casermette e gli ostelli gestiti da coloro che si stanno arricchendo ospitando finti profughi". La sua promessa è in sostanza quella di chiudere i centri per migranti, intervenendo dal 5 marzo città per città.

E come Berlusconi, Salvini si è detto contrario a un governo di scopo, con un accordo che serva soltanto a cambiare la legge elettorale: "Io conto che gli italiani consegnino a me e al centrodestra la possibilità di cambiare l'Italia. Mi preparo a governare senza chiedere aiuto a Renzi e di Maio"- e aggiunge – Non mi fido, abbiamo visto esecutivi che poi stanno per 5 anni sul groppone. O si vince e si cambia altrimenti la Lega non farà parte di un governo di scopo. Che faccio rinnovo la fiducia a Gentiloni?". 

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